Marco Mattei

Out of Control

Sono sincero, io di Marco Mattei non sapevo un acca, se non che in occasione dell’uscita di Out of Control, venivo a sapere i nomi dei musicisti ospiti in questo suo lavoro di debutto

, Tony Levin (King Crimson, Peter Gabriel), Jerry Marotta (Peter Gabriel, Hall & Oates), Pat Mastelotto (King Crimson, XTC), Chad Wackerman (Frank Zappa, Allan Holdsworth), Clive Deamer (Portishead, Radiohead, Robert Plant), Fabio Trentini (Le Orme, Markus Reuter). Ecco, a questo punto scattava la curiosità sull’artista e soprattutto su come tale parterre di monumenti sacri sarebbe stato utilizzato nel cd.

Dopo essermi debitamente informato, Vi posso dire che Marco è un ottimo chitarrista con pregresse esperienze giovanili in varie band e in questo suo primo lavoro solista, supportato da grandi musicisti di fama mondiale, mette in atto un mix musicale che svaria nelle immense sfumature del rock e ne viene fuori un’opera ovviamente eterogenea ed un pò disarticolata ma nulla si può eccepire sulla sua qualità musicale.L’ottima opener Would I be me, per la sua allure ethno world, mi ricorda moltissimo il Peter Gabriel di Secret World, anche la seconda track Picture in a frame è debitrice in quanto ad ispirazione a Gabriel, ma trovo che sia meno incisiva e lo stesso discorso per la successiva More Intense.

Con I’ll be Born e Lullaby for you il livello sale su, composizioni dolcissime a base di chitarra e flauto, se avete amato l’Anthony Phillips di The Geese and The ghost, i 6 minuti complessivi di questi brani saranno vera goduria per le vostre orecchie.Non capisco il senso della successiva Anymore che ricorda qualcosa dei Deep Purple ma che ci sta come i cavoli a merenda… Una chitarra blues con un sottofondo di rullanti di batteria introduce Tomorrow, bel pezzo strumentale alla Led Zeppelin che avrà una breve coda strumentale con After Tomorrow.La track 8, Void parte lentamente con un effetto al sintetizzatore che ricorda Echoes dei Pink Floyd, per poi trasformarsi in una bella e lenta melodia calda ed avvolgente. Il bell’effetto continua con On Your Side dove a farla da padrone sono soprattutto il pianoforte e la voce.Hiden Gems è un breve intermezzo tribale che ci accompagna fino a l’ultimo brano Gone, godibile pezzo space rock strumentale che è una via di mezzo tra Santana e David Gilmour.

Questo Out of Control è sicuramente un album molto interessante, ottimamente suonato ed arrangiato, molto furbescamente abbraccia I vari generi del rock e proprio questo particolare secondo me rende il lavoro bello ma non troppo, si passa con disinvoltura da un genere all’altro e questo impedisce un ascolto lineare e logico che fa pensare piu ad una compilation che ad un disco con un’identità chiara ed attribuibile ad un artista.

Massimo Cassibba

 

7D Media/Third Star Records
www.marcomattei.art

Sarei io
Immagine in una cornice
Più intenso
Nascerò
Ninna nanna per te
Più
Domani
Vuoto
Dalla tua parte
Dopo domani
Gemme nascoste
Andato

Marco Mattei – chitarre elettriche e acustiche, loop per chitarra, risonatore, bouzouki, basso elettrico, basso elettrico ad arco, voce, shaker, percussioni elettroniche e acustiche, campioni e programmazione

Dave Bond (1,3,9), Matthew Brown (2), Felix Brandt (4,5), Barak Seguin (6), Richard Farrell (8) -voce

Jerry Marotta (1,9,11), Pat Mastelotto (2), Chad Wackerman (8), Clive Deamer (3), Matt Crain (6), Gianni Pierannunzio (7), Salvatore Mennella (12), Matilde Mattei (Shaker on 7) – batteria e percussioni

Tony Levin (1,2,9), Fabio Trentini (8), Gabriele Bibbi Ferrari (12) – bass

Duilio Galioto – synths, moog, wurlitzer, pianoforte, mellotron (3,8,9)

Paolo Gianfrate -tastiere (6)

Dave Bond – mandolino (1)

Marco Planells – sitar (1)

Paul Johnson – flauto e fischietto (4)

Diederik van den Brandt – pedal steel (5)

Rob Wakefield – violino (5)

Max Rosati – chitarra elettrica (8)

Mauro Munzi – pianoforte al contrario (9)