Malum Mortem

Volume I

Malum Mortem è una one man band depressive black metal formata nel 2023 dal solo Valentino Argues,adesso risiedente a Novara.Questo “Volume I” è una raccolta di pezzi composti nell’ultimo decennio e pubblicati dalla Black Mass Prayers;in questa pubblicazione ascolterete vecchie tracce,remix e ri-registrazioni in cui il giovane Valentino esprime tutto il male di vivere e la depressione che nel black metal trovano terreno fertile,e comunque considerate che il ragazzo è autore di parecchia roba black per cui tutt’oggi continua a crescere sia nella personalità che nella maturità tecnica.Le atmosfere di profonda oscurità e le melodie struggenti e decadenti di bands come Xastur,Leviathan e Forgotten Tomb,sono gli stessi elementi fondamentali del genere che troverete in questa raccolta,con una formula che funziona alla grande,e con tanto di inserti di chitarra acustica che arricchiscono piacevolmente quasi ognuna delle composizioni.Ovviamente i pezzi non godono tutti della stessa qualità sonora,ed i rudimenti di raw black metal che stanno alla base donano un certo fascino a tutta la release,che è composta da 7 pezzi,tutti piuttosto profondi ed ispirati e poi c’è “Ghost in love” che è un pezzo bellissimo di chitarra acustica cantato in pulito che vi strapperà lacrime di sangue per 2 minuti e mezzo.La raccolta inizia con la triste e disperata “0+”,un pezzo raw di ben 7 minuti e mezzo ed oltre,molto semplice e ripetitiva nella sua struttura,ma lenta profonda e struggente quanto basta per far capire bene all’ascoltatore che la sfera emozionionale negativa di Valentino trasformata in musica,non è roba per minchiette dalle orecchie zuccherate.

La succesiva “Awaiting for my death” è una traccia più chiara e probabilmente più recente,classicamente depressive e ben congeniata,con queste sue melodie fredde e colme di rassegnazione e con tanto di accelerazione finale che dona la giusta dinamica “rinfrescante” in mezzo a tanta oppressione.Il viaggio nella dannazione e nella tristezza prosegue con “You were my angel”,pezzo interessante e ben assemblato,sembra una disperata esortazione a lasciarsi andare e farsi trasportare dal buio della vita verso l’ignoto,musicalmente suonata con qualche imprecisione ma con una enfasi di tutto rispetto,e qui anche con inserto di chitarra acustica che sta benissimo in mezzo a 5 minuti e più di un black metal abbastanza lento ma con delle brevi ripartenze che ne valorizzano la struttura,rendendola di facile apprendimento.Come dicevo prima ,segue la acustica “Ghost in love“,pezzo che,senza nulla togliere a tutte le altre,fa cogliere tantissimo l’essenza emotiva di questo ragazzo,una gran bella composizione di chitarra acustica accompagnata da una interpretazione vocale carica di personalità,e,a mio modo di vedere,tecnicamente una soluzione atipica nel black metal,ma che in questa raccolta trova il suo posto come se fosse un suo diritto sacrosanto,molto bello.

Velocità ed intensità sonora restano al loro posto anche in “The rising of darkness“;probabilmente è il pezzo tecnicamente più maturo ed incisivo,cantato con uno stile vagamente riconducibile a quello di un “Panzerfaust” dei Darkthrone che mi fu tanto caro.Questi 5 minuti e mezzo stlisticamente non si discostano di un millimetro dai pezzi ascoltati fin qui,lento e melodico dall’inizio alla fine e con un assolo struggente e lunghissimo che inizia a metà della composizione e che si protrae fino alla fine,in cui Valentino si esprime al massimo della sua ispirazione.Nella successiva “Hate god and kill yourself” i ritmi si fanno più battaglieri e la produzione non è delle migliori (il black metal è fatto anche di questo,soprattutto quando parliamo di underground);l’unica nota negativa di questo pezzo secondo me è l’assolo un pò troppo “metal” che è stato inserito poco prima della parte in cui riemerge la chitarra acustica in tutta la sua efficacia,ma per il resto direi che è un buon pezzo con degli ottimi riffs.Chiude questa raccolta “Unpunished“,un pezzo molto vario cantato in modo un pò più graffiato dei precedenti,anche questo musicalmente abbastanza efficace e stilisticamente in linea con tutto ciò che ho ascoltato,anche qui con un assolo che onestamente avrei evitato.

La Black Mass Prayers ha dato spazio ad un personaggio che secondo me merita molto di essere supportato,soprattutto perchè,vista la giovane età di Valentino,non immaginavo di imbattermi in cotanta personalià e maturità stilistica,devo dire che mi ha sorpreso positivamente e posso affermare con convinzione che nell’underground nostrano realtà musicali come questa dei Malum Mortem fanno veramente una certa differenza.Personalmente sono più per il black metal più efferato ed infernale,ma in questo caso mi sento di fare i complimenti a Valentino Argues ed incoraggiarlo nel suo cammino verso l’oscurità.

Enjoy!!
Giuseppe Musso

0+
Awaiting for my death
You were my angel
Ghost in love
The rising of darkness
Hate god and kill yourself
Unpunished

LINEUP:
Valentino Argues – all instruments and vocals