Corrente Libera Vitale
Lumen
Nel panorama underground della musica italiana ecco che improvvisamente si erge in tutta la sua vitalità Lumen un nome scelto non a caso perché sappiamo che Lumen ha a che fare con l’elettricità essendo un flusso luminoso ma ascoltando la musica di questo dischetto che in questo la luce che fuoriesce non è così irruenta ,si ha come l’impressione di trovarsi in una stanza appena illuminata che ci infonde un senso di tranquillità e di pace.Corrente libera vitale non è il disco di debutto avendo pubblicato precedentemente “Di mari mossi e cieli stellati.” EP l’espressione della vita stessa e se diamo un occhiata a i testi del disco, ci accorgiamo che Silvia Demita si esprime per immagini lo evince nell’iniziale Stars dove la nostra cantante recita “Una donna che balla da sola al centro di una stanza” oppure quando nel “Nel vento” ad un certo punto della canzone ,” cerchi tuo padre seduto in panchina che sembra distratto ma stava piangendo” sono testi che ti fanno immaginare la scena che si sta ascoltando come fossero quadri impressionisti.
Musicalmente la produzione è molto accurata realizzata da Kilian, (un artista poliedrico che segue Lumen) sin dal suo primo disco dove i suoni pur contando molto nel computo finale danno ampio spazio alla voce ed i due aspetti strumentali chitarra e synth sono equilibrati perché l’elettronica delicata non sovrasta la chitarra acustica.
La voce di Silvia Demita è molto delicata ed impostata con un range sufficientemente ampio ne consegue che il suo timbro sia un qualcosa di suggestivo e suadente.Mi sento di concludere qui la recensione preferendo non fare un noioso track by track.chiudo dandovi un consiglio forse il modo migliore per ascoltare Corrente Libera Vitale è proprio di in una stanza soffusamente illuminata per apprezzare al meglio le numerose sfumature del disco .
Stefano Bonelli