Lovebites

Judgement Day

Nel 2021 (ma sembra ieri) avevamo ascoltato entusiasti l’incandescente ep ‘Glory, Glory to the World’ di queste ferventi metallers Symphonic-Power, più power che symphonic. Oggi eccoci al quarto full-lenght e niente delusione dopo averlo dipanato. Parentela con i Dragon Force per la velocità ipertecnica, ma anche con i compaesani X-Japan per l’essenza estroversa ed aggressiva. Gruppo che ha tutti i comparti al loro posto, in formazione d’attacco e mai in difesa.

Ascoltando il muro sonoro non si ha successivamente tanta voglia di cambiare genere perché l’adrenalina prodotta con tale disco non è facilmente smaltibile.‘WE ARE THE RESURRECTION’ è una bordata di partenza senza remore, che parte in sesta e non rallenta, migliore anche del brano scelto per il video, quell’altro ottimo arrembaggio rappresentato dalla title-track ‘JUDGEMENT DAY’ che in questo caso aggiunge l’afflato sinfonico e che ha l’unica pecca di contenere forse la parte solista meno originale del disco, assoli infatti piuttosto canonici sebbene iperveloci. ‘STAND AND DELIVER’ strazia l’ascoltatore con lo stridore della sei-corde, con i riff duri e con i cori heavy che incombono con puro spirito rock; chitarre imbracciate come fucili d’assalto. ‘DISSONACE’ rischia il deragliamento con la sua verve thrasheggiante, ruvida e furibonda in cui si sente chiara l’influenza irriverente degli X-Japan degli inizi, e la pesantezza segna un punto prezioso a favore del combo che vediamo quindi a suo agio anche sotto questa fattezza; un grande pezzo. ‘Wicked Witch’ è una cavalcata ritmica alla Iron Maiden che scorre cadenzata e meno speed, un rallentamento relativo che testimonia però quanto queste musiciste sappiano gestire anche approcci diversi, inserendo una linea vocale accentata che si sviluppa bene dentro la struttura. Lo stesso dicasi per ‘My Orion’, stavolta molto meno heavy e più class-metal, che riesce ad evitare stanche o cali di tono. Niente filler, in generale il disco è un unico impattante viaggio attraverso lo spazio sonoro del metallo incandescente con quelle accelerazioni da salto nell’iperspazio.

C’è molto neoclassicismo in varie parti del cantato, ma anche nelle impostazioni di specifici assoli, dove Malmsteen o gli Stratovarius sbucano da piccoli angoli dell’opera. La vocalità della singer è piuttosto comune come timbro femminile nel sol levante (Show-Ya; Ann Lewis), non sempre  bella, ma in questo caso un’ugola di altissima capacità tecnica i cui acuti sono stilettate ficcanti. Quando s’immettono nella scia Power più neoclassica esce l’impronta meno personale anche se alcune canzoni sono qualitativamente ineccepibili, ma quando ci si approccia a quella più rockeggiante il livello espressivo si alza nettamente. Sia le linee vocali che i riff più interessanti sono quelli più metallici e meno sinfonici, segno che le musiciste hanno al loro arco tante frecce diverse, tutte potenzialmente efficaci, in grado di colpire ed affondare tramite qualsiasi cosa suonino. Senza contare che gli arrangiamenti sono pieni di passaggi e condensazioni pregnanti e funzionali. Ma personaggi principali si fanno ogni volta le sezioni soliste delle due asce che combattono una vera battaglia elettrica, una più fulminea dell’altra, eppure senza mai mancare di colore. Tali assoli vengono aspettati con ansia perché sono in grado di soddisfare gli appetiti dei fruitori esigenti; parti godibili anche rimanendo a se stanti, che valorizzano in maniera eccellente anche i pezzi non in cima alla classifica (come ‘Victim of Time’). In questo lavoro si gode di un Heavy Metal ottantiano/novantiano senza compromessi, invadente e strabordante come un qualsiasi gruppo metal che si rispetti, e anche meglio della media. Se le Babymetal annacquano l’anima rock del metallo, anche quando usano i generi estremi, con risultati ibridati non sempre positivi, le Lovebites evitano miscugli fuori luogo e rispettano la cultura metallica facendolo col piglio di chi sa anche creare qualità ad ogni tocco. E’ tradizione, ma tradizione interpretata con abile intelligenza e suggestione.

Roberto Sky Latini

JPU / Victor
www.lovebites.jp

We Are The Resurrection
Judgement Day
The Spirit Lives On
Wicked Witch
Stand And Deliver (Shoot ‘Em Down)
Victim Of Time
My Orion
Lost In The Garden
Dissonance
Soldiers Stands Solitarily

Asami – vocals
Midori – guitar
Miyako – guitar / keyboards
Fami – bass
Haruna – drums