Lostinato

Ngoppa a sta terra

Dietro il monicker de Lostinato in realtà si cela Gianluca di Bonito un artista dal lungo percorso musicale ed più o meno da quando abbiamo iniziato come webzine che lo seguiamo in tutte le sue avventure lo ricordiamo infatti coni suoi Dianira prima Savoursoul e poi ottobrezerodue. Ma è da quando si è prodigato in questa sua prova artistica sicuramente è la sua forma  d’espressione migliore. Esce in questi giorni la nuova produzione de Lostinato che con Ngoppa a sta terra ci propone una musica  che potremmo definire ancestrale per la sua concettualità; infatti essa  viene concepita e suonata acusticamente in duo dove oltre a Gianluca di Bonito fa coppia Luca Valenziano alle percussioni e ngoni mentre Di Bonito si occupa delle chitarre e della voce insieme al basso. Secondo il loro modo d’intendere attualmente la musica è il fatto di fare le cose in modo semplice e diretto e profondo anche perché il “nostro” essendo di origini campane,ha voluto cantare in dialetto realizzando un opera molto interessante  nella sua esposizione. Certo il nostro artista non ha una voce dalle  ottave irraggiungibili ma è al tempo stesso pur nella sua  espressione monocorde riesce in modo intelligente a raccontarci anzi a narraci le storie di cui fanno parte le sue canzoni.

Particolarmente azzeccato in questo disco perché le canzoni hanno un  che di magico che catturano l’attenzione di chi ascolta ,certo è un dialetto di non facile interpretazione per chi non lo conoscesse affondo ma comunque il modo di cantare di Gianluca  che potremmo dire che è quasi un recitare le canzoni che interpreta ma il risultato di ciò  sono otto canzoni che parlano dei vari stati d’animo e di convincimenti personali come ad esempio la title track Ngoppa a sta terra che tratta lo spinoso argomento della reincarnazione, di cui il nostro artista  è fermamente convinto. Zitt chi sap o juoco è uno dei brani più belli soprattutto perché musicalmente ci viene mostrato il vero volto Napoli con la percussività del tamburello e le voci da mercato che fanno da contraltare alla voce di  Gianluca in Nu fattariell storia di un racconto vero o no non è dato sapere.

Il brano parla di questo incontro con il Signore in una notte oscura  dove lampavano tuoni e fulmini Dio stesso dice che ha mandato il diavolo sulla terra  per punire l’umanità del caos che l’uomo ha creato questo da intendersi a grandi linee ovviamente. Ma sicuramente questo è anche brano più oscuro degli otto che fanno parte di questo disco sicuramente non adatto  alla maggior parte di chi usufruisce di musica ma appetibile ai più sicuramente. In conclusione mi sento di poter dire che Ngoppa a sta terra sia una lavoro eterogeneo e scorrevole da ascoltare che però ha in se anche il fatto che se non lo si ascolta attentamente si rischia poi di perdere l’essenza del disco che è la semplicità di scrivere questo tipo di cose dando uno smacco a chi invece si vuole perdere nei meandri dell’elettronica tanto in voga  attualmente.

Stefano Bonelli 

Ngopp a sta terra
Zitt chi sap o juoco
Nu fattariell
Ce apparten
Oi Ma (Stai semp cca)
La Felicità
Puntann’o rit
Suonn

Lostinato – voca chitarra e basso
Luca Valenziano – percussioni e ngoni