LIVE REPORT – WFR NIGHT – EXILIA + ALKEMY + LIFEBREATH @ Slaughter Club – Paderno Dugnano (MI) – 19-03-2022

Hey metallari! Ben ritrovati allo Slaughter Club per un’altra imperdibile WFR NIGHT, evento organizzato da Marco Genitoni fondatore di WE FUCKIN ROCK assieme al suo team, stavolta dal magico cilindro dell’underground italiano hanno estratto gli emergenti LIFEBREATH e gli ALKEMY, che avranno l’onore di aprire per i mitici EXILIA capitanati dall’inossidabile Masha Mysmane, tornati alla ribalta dopo la pandemia e pronti a farci scatenare.

A dare il calcio d’inizio spetta ai LIFEBREATH nati a Milano nel 2017, che proporranno un set d’inediti che andranno a comporre il futuro debut album, entrando in scena incuranti del poco pubblico rompono il silenzio sulle note di “Be My Eyes”. È evidente la solidità del loro sound dettato da spietati riff di chitarra, che presentano anche tinteggiature melodiche e assoli taglienti tipicamente metalcore, che grazie al batterista nelle parti più pesanti e accelerate sfocia nel death metal, il tutto è amalgamato dalle rigide linee di basso e completato dalla voce del cantante-chitarrista Andrea, che ben si destreggia tra clean vocal e growl. Complessivamente i pezzi hanno un bel tiro che potrebbe essere ancora maggiore, anche per quanto riguarda la tenuta di palco non molto dinamica ma sicuramente è solo questione di tempo, il motore l’hanno scaldato ora devono accelerare e macinare la lunga strada che hanno di fronte. A metà scaletta eseguono “Of Ivory And Blood” chiamando come ospite alla voce Alessandro “Maro” degli IN-SIGHT, mentre con “Sulphur” concludono la prima esibizione della serata, intrattenendo al meglio i presenti che li ripagano con meritati applausi, attendiamo l’arrivo della loro prima creatura.

La serata prosegue con gli ALKEMY forti del secondo EP “The Ascension” uscito quest’anno, preceduti dall’intro “Guilt” prendono posizione invitando il pubblico aumentato ad avvicinarsi dopodiché attaccano con “Debris Of A Smile”. I bergamaschi mettono subito in evidenza di che pasta sono fatti, grazie al loro dirompente deathcore costruito su possenti ritmiche di chitarra e viscerali linee di basso, degno di nota il lavoro alla batteria dove il turnista Alessandro Longhi pesta incessantemente su piatti e pelli, dando una marcia in più ad ogni pezzo ma ovviamente le parti vocali sono fondamentali, il frontman Vitali fa scintillare il suo screaming, anche il chitarrista Daniele da il suo apporto sfoggiando un potente  scream-growl alternandolo alla voce pulita. Col procedere dell’esibizione nel loro sound oltre alla forte aggressività si nota una notevole tecnica, il tutto abbinato ad una tenace e scalmanata tenuta di palco, dalla nascita nel 2014 ci sono stati dei cambi di line-up, ma tra i membri attuali c’è una forte sinergia inoltre l’interazione col pubblico non è mai mancata. Sfruttando al meglio il tempo a disposizione eseguono interamente il secondo EP, mentre dal primo EP “Creepyville” del 2017 suonano solo “The Cave Of Sober Minds”. Infine con “Neverending Ascension” concludono un’esibizione dinamica e violenta riscuotendo buon successo, i presenti hanno fatto sentire il proprio calore dall’inizio alla fine, gli ALKEMY hanno dato alla serata un’ulteriore spinta e possono lasciare degnamente il palco ai tanto attesi headliner.

Siamo giunti al culmine della serata, il pubblico ormai numeroso e impaziente di vedere i loro beniamini all’opera, l’attesa viene spezzata dall’intro che fa salire la tensione e finalmente ecco entrare in scena i mitici EXILIA che senza indugi irrompono con due nuovi singoli “Not The End Of The World” e “I Am God”. Questa doppietta è sufficiente per incendiare la platea, fomentata sia dal loro sound esplosivo sia dalla loro energia, infatti Masha e soci sono carichi come dinamite e sul palco si sentono come a casa, grazie all’attività live sia in Italia che all’estero in apertura a band come Rammstein, In Extremo, Paradise Lost, Drowing Pool e Buckcherry. Dalla nascita nel 2000 a oggi la formazione ha subìto vari cambiamenti, ciò non gli ha impedito di mantenere alto l’onore dell’alternative metal italiano, inoltre con la formazione attuale sul palco regna la sinergia e pezzo dopo pezzo incitano i fans sempre più entusiasti.

Wolve è una macchina da riff inarrestabile, le sue corde affilate s’intrecciano con le possenti linee di basso sprigionate dallo scatenato Tambu, la trama ritmica è potenziata dal metronomo Mark, che tormenta piatti e pelli viaggiando senza freni sul doppio pedale. I milanesi dimostrano senza dubbio di essere una perfetta macchina da palco, guidata dalla straordinaria Masha Mysmane che tiene in pugno il pubblico grazie al suo carisma, agile e scattante macina chilometri sul palco, la sua fiammeggiante gola scaturisce una vocalità graffiante che a tratti si smussa divenendo pulita a seconda dell’andamento della canzone, è incredibile come una donna di corporatura piccola ed esile possa racchiudere tanta potenza concentrata. Dall’ultimo sesto disco “Purity” del 2015 estraggono “She’s Not Me” spaziando poi sul resto della discografia sparando cannonate come “Destroy My Eyes”, “Unconventional”, “The Hunter” e “Stop Playing God”, ovviamente tutti ripagati con urla e applausi, l’unico momento soft dello show è una parantesi acustica dove Masha prende il basso e assieme a Wolve suonano “Starseed” e “No Colours”.

Dopodiché il carro armato Exilia si rimette in moto e con “Blinding Lights”, terminano la prima parte del concerto lasciando lo stage per una meritata pausa, i fans ancora affamati reclamano altri pezzi e di certo la band non si fa pregare, regalando l’ultima doppietta composta da “In A Coma” e “Feel The Fire”, lasciando il palco sommersi di copiose urla e applausi per la granitica esibizione carica di adrenalina, i fan vorrebbero che continuassero ma purtroppo le cose belle hanno una fine, non resta che aspettare l’uscita del nuovo disco purtroppo ritardata a causa della pandemia, ma avendo ascoltato i nuovi singoli sarà sicuramente una bomba.

Bene metallari! anche questa edizione di WFR NIGHT è andata alla grande, chi non li conosceva ha scoperto i LIFEBREATH e gli ALKEMY, due band con tanta passione e voglia di spaccare che sicuramente in futuro ci daranno soddisfazioni, congratulazioni agli EXILIA per lo show di altissimo livello che ha lasciato nel locale un segno indelebile. Un sincero grazie a Marco Genitoni di WE FUCKIN ROCK e al suo team, che assieme allo staff dello Slaughter Club hanno organizzato un evento fantastico sempre all’insegna del metallo made in Italy, speriamo davvero che la saga continui. Alla prossima!

a cura di Giacomo Cerutti

Lifebreath

Be My Eyes

Ashes

Resilience

Bloodstone

Of A Ivory And Blood (feat. Alessandro “Maro” degli IN-SIGHT)

The River Of Ghosts

The Great Gift Of Life

Sulphur

Andrea Vinci – vocals guitar

Dennis Coladonato – guitar

Paolo Monte – bass

Stefano Morelli – drums

ALKEMY

Guilt
Debris Of A Smile
After Midnight
The Cave Of Sober Minds
Horror Vacui
Desecrating March
Damn Dynamic
Neverending Ascension

Vitali Mats – voce
Daniele Demioli – chitarra/Voce
Simone Richini – chitarra
Luca Alghisi – basso
Alessandro Longhi – batteria (live)

EXILIA

Intro
Not The End Of The World
I Am God
Destroy My Eyes
She’s Not Me
Unconventional
The Hunter
Day In Hell
Coincidence
Stop Playing God
Starseed / No Colours
Until The End
Blinding Lights
Outro

Encore:
In A Coma
Feel The Fire
Outro

Masha Mysmane – voce
Wolve – chitarra
Tambu – basso
Mark – batteria