Tempus Deorum
L’ira del baccano & Yama
Questo split album è il risultato di una collaborazione di due band che hanno unito le forze per produrre la propria musica.
Già da un primo ascolto si capisce che le cose sono state fatte in grande anche perché le band non sono delle debuttanti e l’ira del baccano ha già alle sue spalle ben quattro album.Gli Yama invece la loro prima pubblicazione risale al 2011 con un ep intitolato “Seaquake”, La band di Tilburg viene da una lunga pausa di circa sei anni e nel corso dello scorso anno ed hanno intrapreso un tour olandese-belga di reunion (2024) e hanno in programma un tour primaverile in Germania e Belgio (maggio 2025).L’ira del baccano esegue una sorta di doom/stoner influenzato da gruppi come Pink Floyd dell’era psichedelica, Black Sabbath, Kyuss, Monster Magnet;e Hawkwind nonché i primi Rush Motorpsycho, Elder, Monolord.
Queste influenze danno un imprimatur notevole che mischia tutte le influenze nella compositività del gruppo e il loro contributo per questo split viene da una suite di circa una ventina di minuti intitolata Tempus 25 ed è una brano psichedelico ed oscuro fatto di vari movimenti che si sviluppano come fosse una sorta di rock progressivo veramente suggestivo. Tutta la suite si pervade di una sorta di oscurità tipica del doom che colpisce per l’attenzione catturante che non ti fa staccare mai le orecchie.
Gli Yama invece sono una band heavy proveniente da Tilburg e Utrecht e combinano uno stoner doom e post-rock con ritmi incalzanti e voci grezze. La band garantisce jam atmosferiche, ma con un occhio di riguardo per la scrittura di canzoni concise dalla breve durata. Hanno all’attivo circa un paio di pubblicazione quali il già citto ep ed un album del 2014 chiamato “Ananta” ascoltato le canzoni si senta che la band ha manico proponendo musica di buona qualità che ben si accosta alla suite dell’Ira..
In conclusione questo split è un disco di ottima fattura ben prodotto e ben suonato correlato da una copertina molto suggestiva con verde mischiato al nero realizzata dall’illustratore Michele Carnielli un prodotto che presenta degnamente le due band con un lavoro degno di nota.
Stefano Bonelli