Kaledon
Legend Of The Forgotten Reign Chapter VII: Evil Awakens
Ammetto che quando ho ricevuto l’incarico di scrivere la recensione dell’ultimo disco dei Kaledon, in uscita il 23 settembre per la Beyond the Storm Productions, ho percepito un “fremito nella forza“.Primo: non sono un amante del Power, epic metal se non per rari ascolti, eoni or sono,dei capostipiti storici (Helloween, Stratovarius, Manowar) vuoi per le tematiche, vuoi per l’enfasi lirica con cui sono espresse.Secondo: poco tollero le saghe in qualsiasi ambito, da Star Wars a Saw, Il Signore degli Anelli, Nightmare, Venerdi 13 fino a Fantozzi. Si corre il rischio di stirare, strizzare, allungare il brodo di una strepitosa intuizione. Cercando di spogliarmi dei suddetti preconcetti ho ascoltato e riascoltato il disco, ritrovandovi gli stilemi classici del genere, da cavalcate imperiose a cori perfetti, anche in latino, campane, voce narrante catacombale alla Vincent Price, assoli al fulmicotone.
Pacchetto completo al servizio di un concept che i Kaledon perseguono da 20 anni. Per gli amanti del genere una goduria delle orecchie, con cui viaggiare per 56 minuti sorseggiando idromele. Ma qualcosa mi ha davvero colpito. Forse inconsapevolmente i Kaledon hanno aperto uno Stargate, hanno messo piede in un “Regno” ancora poco esplorato. Qualcosa che definirei Space Prog Metal. Sono musicisti spaventosi. Drumming, ritmica e basso suonano come un’orda di Berserker inarrestabili. Le doti di Michele “Meek” Guaitoli sono indiscutibili, voce nitida e cristallina e il growling di James Mills (Hostile) ospite in ” A strike from the Unknown, e’ furioso, d’impatto, e ti arriva in testa come una 44 magnum. Forse proprio l’alternarsi, una sorta di duello, in questo brano e’ uno dei momenti rivelatori di una brillantissima ideazione.
La partecipazione di Nicoletta Rosellini (Kalidia, Walk in Darkness) impreziosisce poi, l’ultima traccia. Le tastiere e i synth sono una miscellanea di Bach, Jean-Michel Jarre, Keith Emerson e Rudess. Talmente belle le soluzioni che trova Paolo Campitelli che, quasi, i soli di chitarra possono risultare obsoleti. Suoni e produzione sono ovviamente all’altezza di una band che negli anni ha calcato i palchi d’Europa con nomi di rilievo. Alla fine sono un piu’ che piacevolissimo ascolto e hanno quella spora germinale di un qualcosa di nuovo e incognito che se coltivato li renderebbe precursori su sentieri sconosciuti. La mente di Alex Mele, creatore del concept e chitarra ritmica, puo’ concepire qualcosa di geniale e portare la band ancora piu’ avanti.
Mr.Hellvis
Beyond The Storm Productions
Legend of the Forgotten Reign
Chapter VII: Evil Awakens
Renascentia Noctis
At the Gates of the Realms
A Strike from the Unknown
The Eye of the Storm
Emperor of the Night
The Dawn of Dawns
Life or Death
The End of Time
Blessed with Glory
The Sacrifice of the King
The Story Comes to an End?
Michele”Meek” Guaitoli – vocals
Alex Mele – guitar
Tommy Nemesio – guitar
Paolo Campitelli – bass
Manuele Di Ascenzo – drums