Lambstone

“Higher Deeper” è il titolo del secondo album dei Lambstone, alternative rock band milanese.

Un lavoro caratterizzato da un rock moderno, che vanta la produzione artistica di Pietro Foresti (produttore già a fianco di membri di Guns ‘n’ Roses, Korn, Asian Dub Foundation, Unwritten Law) In “Higher Deeper” si sentono fortemente le influenze musicali di gruppi oltreoceano come Creed, Him, Disturbed, Godsmack e Alter Bridge.Incursioni di chitarra di classe e sezioni ritmiche impeccabili non fanno altro che impreziosire questo album di stampo rock classico. Pathos ed atmosfere malinconiche fanno da collante coinvolgendo l’ascoltatore attraverso linee vocali, a tratti, in secondo piano, quasi di sottofondo alla struttura musicale creata dalla sezione ritmica.

È presente anche qualche sonorità stile Stoner e post grunge, proprio per la struttura dei brani che a volte si ripete come linea armonica.Tra i brani che spiccano, la cover (che rimanda al grunge) della hit di Terence Trent D’Arby “Sign Your Name”: un’interpretazione davvero personale ed efficace.In conclusione, la band milanese ha davvero fatto un buon lavoro in quanto il disco non risulta per nulla scontato o noioso.Forse, avrei osato di più su alcune canzoni proprio perché al primo ascolto, potrebbe risultare troppo “scolastico”. Possiamo aspettarci davvero grandi cose dai Lambstone, perché ci sono tutti gli ingredienti per lasciare il segno nel mondo dell’alternative rock.

Davide Tosello