La leggendaria band psych-rock Gong presenta il secondo singolo All Clocks Reset.

Dopo “Tiny Galaxies”, il primo pezzo del puzzle intergalattico, i Gong tornano per la seconda puntata dell’album Unending Ascending, in uscita il 3 novembre via Kscope.

Con un video adeguatamente cosmico realizzato dai Fruit Salad Lights, collaboratori di lunga data, “All Clocks Reset” porta la mente, il corpo e lo spirito in regni che solo i Gong possono evocare.Pre-ordina e ascolta “All Clocks Reset” qui: https://gong.lnk.to/unending
Guarda il video qui: A proposito del brano, la band ha dichiarato: “Chitarre angolari! Corni puntuali! Parole cataclismatiche! Con dei e mostri alle calcagna, i Gong insistono perché facciate un viaggio sulla linea principale cinetica per sperimentare la dissoluzione dell’ego e del senso di sé attraverso il veicolo universale del rock psichedelico. L’apocalisse non è mai stata così bella”.Dopo il successo di The Universe Also Collapses del 2019, il viaggio intergalattico dei Gong è entrato nuovamente nell’orbita terrestre con il nuovo album Unending Ascending.

Previsto in uscita il 3 novembre 2023, il nuovo album promette un’altra serie di canzoni in grado di espandere la mente. L’iniziale “Tiny Galaxies” crepita con l’elettricità dello psych-pop degli anni Sessanta, mentre “My Guitar Is A Spaceship” si avvicina a un inno come nessun’altra canzone registrata in precedenza dai Gong. Questo brano uptempo, con un solo riff, è già uno dei preferiti dal vivo e ha suscitato una reazione positiva da parte di una folla di 90.000 fan dei Blur allo stadio di Wembley nel luglio 2023, quando il frontman dei Gong Kavus Torabi lo ha inserito nel suo DJ set prima che Paul Weller salisse sul palco. Ship of Ishtar” è un estasiante inno cosmico in cui i Gong fanno fermare il tempo stesso. Getti di melodie caleidoscopiche avvolgono “O, Arcturus”, seguita dalla vivace poliritmia angolare di “All Clocks Reset”. ‘Choose Your Goddess’, una fetta sorprendentemente muscolare di trance rock ritualistico, aumenta ulteriormente l’intensità. In “Lunar Invocation” la band evoca le divinità lunari di un tempo con feedback ululanti e piatti stridenti, prima che il post-credits di “Asleep Do We Lay” cullasse lugubremente, ricominciando dolcemente il ciclo.

L’universo dei Gong ha avuto inizio nel 1969, quando Daevid Allen fu ispirato da una profonda visione psichedelica. Membro fondatore dei Soft Machine, Allen incorporò le sue inclinazioni spirituali e metafisiche in un collettivo in evoluzione. Più una mitologia che un gruppo in senso convenzionale, i Gong si sono affermati come uno dei gruppi rock più unici, innovativi e sperimentali degli anni Settanta, grazie a un mix esplorativo di rock, jazz e psichedelia con elementi di misticismo e surrealismo, senza paura di trasmettere i propri messaggi in modo diretto, obliquo o stravagante. L’attuale incarnazione, messa insieme da Daevid dopo il suo ultimo album con i Gong, “I See You”, onora la sua intenzione che i Gong non muoiano con lui, esortando la band a “portarli avanti verso nuove altezze e profondità sconosciute, molto al di là di qualsiasi cosa io possa mai immaginare”.Il collettivo composto da Kavus Torabi, Dave Sturt, Fabio Golfetti, Ian East e Cheb Nettles è il più stabile nella storia illustre dei Gong, avendo scritto, registrato e fatto tournée insieme per otto anni dalla scomparsa di Allen. Una band dinamica, potente ed esplosiva dal vivo, la cui musica si ispira al credo dei Gong originali, pur rimanendo impegnata a spingere la composizione, le performance e il messaggio in nuovi ambiti, senza badare alla nostalgia. I Gong del 2023 continuano a portare avanti l’etica, l’atteggiamento e lo stile di vita che sono sempre stati intessuti nel tessuto della band.
Unending Ascending dei Gong sarà disponibile su CD / LP nero / LP verde in edizione limitata e in digitale.