La Collera
Dove inizia la notte
Rimango piuttosto sorpreso dall’apprendere che questo è a tutti gli effetti il primo album della band La Collera, avendo avuto a che fare con la band milanese qualche anno addietro in occasione del precedente ep a cui la band ha voluto dare il proprio nome perché ero convinto che avesse molti più lavori nella sua discografia.
A parte ciò mi trovo per le mani il loro esordio full lenght intitolato “Dove inizia la notte” che fa presagire che la band lombarda prediliga atmosfere notturne ed anche se questo è vero in parte, noi sappiamo che il momento della giornata dove inizia ad oscurarsi il sole e le ombre della notte cominciano a velare il cielo è proprio quello il momento in cui inizia la notte cioè il crepuscolo. Quindi musicalmente cosa dobbiamo aspettarci da questo disco? Sicuramente le atmosfere che la band predilige sono oscure, ma non è quell’oscurità opprimente ed horror che si può ascoltare nell’heavy metal ad esempio.Certo è che La Collera con questo disco ci porta nel suo mondo perché le stesse atmosfere potremmo trovarle anche quando guardando alla giornata potremmo dire che l’alba o l’albeggiare ha in se la stessa luce di quando la luce prende il posto della notte appena passata.Anche dalla copertina di deduce questa sorta di dualismo che il gruppo ha voluto narrare in questo disco, infatti si può vedere la parte superiore con colori prettamente primaverili con il cielo azzurro, mentre la parte inferiore è fatta con colori scuri ovvero il grigio ed il nero. Spesso un esordio è sinonimo di freschezza compositiva ed esecutiva si sente una voglia di fare innata e questo disco è cosi , non possiamo dire che si tratti di heavy metal questo no, ma a suo modo mostra una sua veracità ed un diverso modo di dire le cose attraverso una manciata di vere canzoni rock, lo dimostra l’iniziale Mille Pezzi che è una vera e propria botta rock, mi fa venire in mente i migliori U2. Si prosegue con Corpi caldi nella neve con i bending della chitarra a sancire gli accordi incisivi del pezzo anche qui soprattutto nei cori si respirano atmosfere british.
In Fotografie si ricorda il tempo che passa di vite vissute e certamente è uno dei pezzi belli del disco. In Dove inizia la notte è contenuta anche una featuring di Pierpaolo Capovilla nome importante della scena indie nel brano “Che cosa sai di me” che impreziosisce un disco già di per se ricco di spunti di riflessione per via dei testi davvero impegnativi ma non perché parlino di politica tutt’altro, sono messaggi che arrivano all’essere di ognuno di noi ed i testi uniti alla musica completano un disco davvero interessante, che ci fa ben sperare per il proseguo della carriera di questo gruppo che ha posto le fondamenta per una costruzione solida e duratura nel tempo. L’ottima produzione ad opera di Michele Guberti sempre per Massaga Produzioni ci permette di ascoltare una disco assolutamente ben fatto suonato da una band sincera e vera.
P.S. per chi pensasse magari preso dalla disperazione per i suoi guai qualsiasi essi siano forse ti hanno detto che farla finita non è più di moda quindi andate avanti e risolvete i vostri problemi con forza ritrovata.
Stefano Bonelli