Kiss
Rock and Roll Over
Pubblicato nel pieno della Kiss-mania, Rock and Roll Over rappresenta uno dei punti cardinali della discografia del quartetto newyorkese.
È un album in cui la band torna a un suono più crudo, diretto, quasi da sala prove, dopo le ambizioni più articolate del precedente “Destroyer”. Se quel disco mostrava i Kiss come una rock band pronta a flirtare con la grandeur orchestrale, “Rock and Roll Over” li riporta ai fondamentali: chitarre pungenti, ritmiche serrate, ritornelli semplici e irresistibili.Non è soltanto un ritorno alle origini: è la definitiva cristallizzazione della loro identità.La struttura dell’album si regge sull’alternanza vocale e stilistica tra Paul Stanley e Gene Simmons.Stanley guida i brani più tirati, lucidi e melodici: “I Want You” e “Makin’ Love” aprono e chiudono il disco con un’energia contagiosa, mentre “Hard Luck Woman” mostra il lato più maturo del suo songwriting, con una ballad volutamente ispirata ai Rod Stewart della prima metà dei ’70.
Gene Simmons, dal canto suo, offre il volto più oscuro e teatrale del gruppo: “Calling Dr. Love” è un classico immediato, groovy e carico di sensualità, mentre “Ladies Room” e “See You In Your Dreams” consolidano quell’immaginario borderline tra rock, fumetto e irriverenza che è una delle cifre stilistiche dei Kiss.Anche se in questo album non firma brani da solista, il lavoro di Ace Frehley alle chitarre è determinante.I suoi assoli sono brevi, fulminei, sempre al servizio del pezzo: una lezione di economia del rock che molti chitarristi dell’epoca dimenticavano in favore dell’esibizionismo tecnico. In “Take Me” e “Mr. Speed” Frehley lascia alcune delle sue frasi più incisive, contribuendo al ritorno della band a un suono meno levigato e più stradaiolo.
“Rock and Roll Over” è probabilmente uno dei dischi dove Peter Criss suona con maggiore incisività e dedizione…le sue parti di batteria sono ruvide, dinamiche, ben radicate nel blues-rock: Criss è spesso sottovalutato, ma qui si percepisce la sua importanza nel dare ai Kiss quello swing aggressivo che li distingue da molte band coeve dell’hard rock americano. La sua interpretazione vocale in “Hard Luck Woman” è una delle più sentite della sua carriera.Registrato a Nanuet (New York) con Eddie Kramer, il disco suona volutamente da “live in studio”.Le chitarre sono asciutte, poco effettate; le voci catturate senza patinature. La produzione non cerca la monumentalità di “Destroyer” né l’asprezza proto-metal dei primi lavori: si colloca in una via di mezzo che valorizza l’energia della band e la immediatezza delle canzoni.Concludo dicendo che “Rock and Roll Over” è un album che incarna l’essenza dei KISS: diretto, divertente, energico e senza compromessi.
Non è il loro disco più innovativo, ma è probabilmente quello che meglio rappresenta la band nella sua forma più pura.
Lubranomic





