Kety Fusco
Boheme
Artista italo/Svizzera Kety Fusco che dopo la sua inaspettata partecipazione (almeno per me)al festival di San Remo di quest’anno ,si è messa in mostra per la sua abilità allo strumento che suona.In pratica un arpa modificata per le sue esigenze tecniche , rendendo questo strumento principalmente nascosto in orchestra perché viene sempre posizionata quasi sempre in fondo e non si nota mai se non per la sua evidente ingombranza.Di certo la sensibilità artistica di Kety Fusco ha fatto si che questo strumento del tutto particolare assumesse una valenza artistica musicale differente facendola diventare elettrica ovviamente lo sto dicendo a grandi linee perché ci sarebbe molto da dire sulle trasformazioni effettuate.Già di per se l’arpa è sempre stato uno strumento di una raffinatezza ed eleganza innata ma l’arpista ha voluto darle un altro volto ed ha mostrato i risultati di tali modifiche si trovano nei suoi lavori, di cui uno in particolare è prevista l’uscita a Settembre, con il quale avremo la possibilità di ascoltare qualcosa di stupefacente e mai immaginato come possibile.
Il disco intitolato Boheme ci proietta in un mondo immaginifico fatto di viaggi sci-fi ed atmosfere oniriche seppure interrotte a volte anche per spezzare l’atmosfera tipo Blow che pur avendo la classica cassa dritta in 4/4 ci conferisce un atmosfera cinematografica come quelle scene dove si vede gente che balla in discoteca immaginaria futuristica.Nel disco sono presenti due featuring una di un certo livello. Stiamo parlando nientemeno che di Iggy Pop l’iguana ,questa è una collaborazione nata dall’incontro dei due artisti i quali hanno convenuto che forse era il momento giusto per fare qualcosa .da questa collaborazione nasce She che non è la cover della famose canzone che venne canta sia da Elvis Costello per la colonna sonora di Nothing hill perché in realtà il buon Iggy recita il testo, ma lo fa con una tale profondità che ti arriva come se avesse cantato.
Ma oltre a ciò che sembra già abbastanza ma non lo è , Kety Fusco ha pensato bene oltre ad intitolare il disco Boheme ha fatto anche una rivisitazione (perché non credo sia giusto definirla solamente cover),di un brano di musica classica quale è Per Elisa.Il titolo non doveva essere questo perché infatti la Fusco ha voluto sottolineare la verità sul titolo e lo ha chiamato Per Teresa ma in realtà si tratto in fase di stampa di un madornale errore perché Beethoven la voleva chiamare la composizione proprio Per Teresa. Ma a questo punto mi domando chi è che non conosce il tema musicale di questa musica? “Dai su che lo sapete”. Ma la nostra Regina (come è stata definita da Swiss Live Talents CH)ha voluto qualcosa di più e mantenendo intelligentemente il tema principale sviluppando poi la musica in maniere totalmente diversa come a dire più originale di cosi non si può.
Un disco tutto sommato piacevole che si fa ascoltare senza troppi patemi d’animo che vi farà immergere in un viaggio inaspettato CIT.
Stefano Bonelli