Kaisas
Ieria
I Kaisas sono un duo hard rock proveniente da Salonicco in Grecia, anche se il loro fondatore Babis Kaisas vive ora a Los Angeles (California, USA). “Ieria” è il titolo del nuovo album pubblicato a distanza di ben cinque anni dal suo predecessore nel quale possiamo ritrovare i loro marchi di fabbrica hard rock Hard ‘n’ heavy, hard rock melodico, momenti AOR, un disco pieno di esperienze e attitudini ispirate. I KAISAS con il compositore principale, fondatore, chitarrista e cantante Babis Kaisas si conferma un ottimo songwriter e il batterista Fotis Nestor Canister (ex Sarissa), asseconda il tutto sobbarcandosi la responsabilità delle dinamiche . Per il nuovo lavoro sono stati coinvolti molti artisti tra i quali figurano nomi importanti del rock, establishment mondiale, come David Reece Ian Parry Alan Kelly , il disco è adatto per i fan di Def Leppard, Bonfire, Whitesnake, Dokken, Bon Jovi, WASP.Nel disco è inserito un sentito omaggio al compianto Tony Mills e ai suoi Shy, mentre la parte della grafica è stata curata da Moon Ring Design (USA), mentre l’artwork del libretto è stato creato da Aleh Zielankievic (PL).
Non conoscevo i Kaisas prima di questo disco che indubbiamente deve essere molto importante per l’andamento della loro carriera e per questo Ieira hanno voluto fare le cose in grande coinvolgendo una ridda di musicisti più o meno conosciuti e più o meno adatti ad essere inseriti in un progetto come questo . Lo dico dopo aver ascoltato il disco diverse volte e ho trovato alcune collaborazioni non proprio centrate,da questo si può percepire che non sia stato completamente soddisfatto da quanto ascoltato soprattutto per quanto riguarda la featuring di Gordon MacIntosh il quale si produce in una performance molto debole e non avendo trovato in lui diciamo cosi la giusta ospitata. Perché dfa quanto ascoltato mi è sembrato che il cantante inglese venisse dal punk e quindi proprio fuori da quanto proposto nel disco che in pratica possiamo definire come hard rock puro ed incontaminato.
Tra le varie collaborazioni spiccano quelle di David Reece e Ian Parry entrambi una spanna sopra gli altri cantanti. Parry mi è sempre piaciuto anche per il grande lavoro con gli indimenticati Elegy e David Reece in quanto ha fatto parte per un periodo degli Accept ma prima ancora proveniva dai Bangalore Choir.
Ieria sarebbe anche prodotto molto bene ma tutto questo sforzo produttivo non verte poi in un buon disco anche perché da una band greca ci si aspetta tutt’altro; ovvio che non ci si può aspettare un clone band dei Firewind ed in questo senso la copertina (per altro molto suggestiva), può trarre in inganno chi dovesse acquistare il disco che si ritroverà ad ascoltare un disco diverso fatto si di hard rock ma volte quelle puntatine punkettare tipo i brani cantati da Gordon MacIntosh Sad Action e Pretty Blonde potrebbero far storcere il naso come è successo a me.
In chiusura Ieria è un buon prodotto suonato anche onestamente bene ma poteva essere meglio .
Stefano Bonelli