Urskog

Kaipa

Sin dall’inizio degli anni settanta, i Kaipa sono stati uno dei più importanti gruppi dell’ambiente progressive europeo. La loro musica prende spunto dalla tradizione folk del nord europa e costituisce un curioso ed affascinante mix di stili e culture.

Il meraviglioso disco di esordio ricalca in pieno questo quadro, rock progressivo che ricorda Gentle Giants, Greenslades e perfino i Jethro Tull, il tutto sapientemente miscelato con uno stilemusicale tipico delle terre scandinave. E’ inutile dire che i Kaipa faranno da apripista ad altre bands di quelle fredde terre che nel corso degli annidiventeranno a loro volta importantissime (Airbag, Anglagard, Anekdoten, Landberk e The Flower Kings).Purtroppo i cambi continui di formazione e l’ispirazione che poco a poco verrà meno, causerà la fine dei Kaipa all’inizio degli anni 80.Nel 2000, i vecchi amici e fondatori Hans Lundin e Roine Stolt danno vita ai nuovi Kaipa e nel 2002 esce il bellissimo Notes from the Past, con nuovestrutture musicali ed arrangiamenti raffinatissimi. L’entusiasmo legato a questa pubblicazione ed un certo successo commerciale spingono i nostri a pubblicare ancora due album. Nel 2005 Stolt a causa dei suoi innumerevoli progetti (Flower Kings su tutti), abbandona e lascia il solo Lundin a guidare la band.Da allora sono usciti 4 cd, uno più bello dell’altro e questo nuovo Urksog non è da meno.

I brani contenuti sono sei per circa un’ora di vero prog, il pezzo di apertura è The frozen dead of the night che dura 19 minuti e che contiene l’essenza della musicalità dei Kaipa, un pezzo da ascoltare e gustare fino alla fine, le rullate dei tamburi, i cambi di ritmo continui, la chitarra ora nervosa ora melodica e la voce algida di Aleena Gibson che regola l’andamento dell’intera esecuzione. Nella seconda track In a world of pines, Aleena è ancora più presente, su una base musicale che ricorda alcune arie degli Yes, la sua voce padroneggiae continua a emozionarci.La traccia che da il titolo all’album inizia con violoncello e violini, un tono quasi fiabesco che sembra accompagnarci durante una passeggiata in un bosco incantato. Il pezzo è quasi totalmente strumentale salvo alcune parti vocali eseguite in lingua madre.

Wilderness Excursion è la naturale continuazione, ancora solo strumentale ma a differenza del precedente sa più di jam-session quasi improvvisata ma molto efficace, stavolta in bella evidenza la chitarra elettrica e la parte ritmica della band che danno un mood molto fusion al brano.In The Wastelands Of My Mind il violino elettrico ci ricorda moltissimo lo stile Kansas ed evidenzia il momento più folk del cd. The Bitter Setting Sun è sicuramente un degno finale per un ottimo lavoro, un compendio di ciò che può essere un pezzo prog con ritmica nervosa, tastiere a iosa e con il sax come cameo, ovviamente il tutto a corredo delle voci dei due fenomenali singers Patrik Lundström e Aleena Gibson.

Hans Ludin e i suoi Kaipa confermano di essere veramente al top della forma e fanno ancora centro donandoci l’ennesimo grande album.

Massimo Cassibba

Inside Out Music
www.kaipa.info

The Frozen Dead Of The Night
In A World Of Pines
Urskog
Wilderness Excursion
In The Wastelands Of My Mind
The Bitter Setting Sun

Hans Lundin – keyboards, backing vocals), lead vocals
Patrik Lundström – vocals
Aleena Gibson – vocals
Jonas Reingold – bass
Darby Todd – drums
Per Nilsson – guitars