Ivory
Alien Nation
Un album molto interessante è uscito lo scorso 31 ottobre 2023 edito dalla Underground Symphony. Parlo del disco dei bravissimi Ivory il quartetto torinese torna sulle scene per proseguire la messa in musica dei diversi stati d’animo che l’uomo vive in questi tempi.
L’album in questione si intitola Alien Nation e si compone di nove tracce in bilico tra power e prog, prima di addentrarci in questo viaggio musicale guardiamo un po’ alla storia e alla line-up di questo quartetto. Pur insistendo nella direzione intrapresa dopo i vari cambi di formazione, l’ascoltatore troverà però questa volta un maggior riavvicinamento ai rimandi del progressivo. Ispirazione di gruppi come Van Halen, Mr. Big. L’attuale formazione si compone di: Davide dell’Orto(voce),Salvo Vecchio(chitarra), Luca Bernazzi(basso) e Claudio Rostagno alla batteria. Rumori alieni in un’introduzione tutta strumentale Fading Memories preparano l’ascoltatore all’atmosfera per la chitarra di Salvo Vecchio che esplode magnificamente nel track n.2 On The Edge Of Insanity 1. potente ed emozionante dove la voce è possente e graffiata che ci dona brividi. Amo questo brano dove anche basso e batteria sono ben definiti e cavalcanti. Feeding My Soul si trova al cuore dell’album ed incarna una ballatona rock meravigliosa che sfama la nostra anima. La batteria è delicata e potente allo stesso tempo. La voce ricorda qui un po’ l’estensione di Axl Rose. La chitarra ci travolge in un turbinio di emozioni. Un brano musicalmente interessante è Empty Desires che ricorda il sound dai gusti nirvaniani all’inizio, ma poi cambia registro e si scatena un riff di chitarra basso e batteria prog metal di un altissimo livello, dove la voce ci fa sentire il profondo il significato del titolo ovvero vuoti desideri. Una voce prepotente tonante che nasconde nostalgia e dolore. Penso che questo sia il mio brano preferito. La titletrack Alien Nation chiude in bellezza questo bellissimo lavoro. Questo brano si caratterizza per una batteria energica potente e bellissima, una voce imponente, sensuale e graffiata. Il basso è insistente e ossessivo. Ottima chiusura per questo disco, che ho amato ascoltare.
DALYLA
“L’unico e vero pianeta alieno è la Terra.”
G. Ballard