A cura di Stefano Bonelli
Intervista ai Whisperz
Eccoci qui per fare due chiacchiere con i Whisperz freschi di stampa del loro nuovo disco e non posso esimermi dal farvi i miei complimenti perché avete fatto un gran bel disco
E noi non possiamo esimerci dal ringraziarti per lo spazio che ci hai concesso e per tutte le belle parole che ci hai dedicato. Ci abbiamo messo tantissimo tempo per vari motivi, è stata dura ma ce l’abbiamo fatta! Ora questo disco non è più cosa solo nostra, ma da condividere tutti insieme e ne siamo felicissimi ed orgogliosi.
Volete presentarvi brevemente per chi magari non vi conosce?
Siamo i Whisperz, band heavy metal romana nata nel 2004. Solo nel 2009 abbiamo raggiunto la formazione definitiva col mio ingresso alla voce e abbiamo iniziato a farci conoscere nella Scena underground romana con vari concerti, e registrato due album usciti nel 2014 e nel 2023.
Siete soddisfatti del nuovo lavoro c’è magari qualcosa che non avreste fatto o che all’ultimo momento non è stata inserita?
Siamo tutti più che soddisfatti, ma penso ciò sia inevitabile visto il tempo che ci abbiamo messo e la cura maniacale per ogni dettaglio. Abbiamo modificato più volte le canzoni nel corso del tempo fino a fargli assumere la forma definitiva che potete ascoltare tutti e che ci soddisfa a pieno. Le registrazioni sono state lunghe ed estenuanti, ogni take è stata sviscerata con la massima meticolosità per esserne sicuri al massimo, e alla fine una volta raggiunto il risultato voluto lo abbiamo dato alle stampe. Sicuramente qualcosa di meglio si può sempre fare, è nella nostra natura essere ipercritici e perfezionisti per quanto possibile, ma a un certo punto non ci interessa più, l’importante è che gli ascoltatori possano esserne soddisfatti quanto lo siamo noi.
Ora che il disco è finalmente uscito quali sono i programmi ?
Abbiamo intenzione di promuoverlo pubblicando qualche video, ma soprattutto tornare ad avere una buona attività live perché è la nostra dimensione ideale per valorizzare a pieno le canzoni e dare tutto di noi stessi per gli amici che stanno ad ascoltarci e che non ci hanno mai fatto mancare il loro affetto.
Come mai state chiamando i vostri dischi volume I e II sarà sempre così
Non abbiamo voluto etichettare il disco con il nome di una singola traccia o dargli un nome fuori dal contesto, perché gli argomenti e le emozioni trattate dai brani sono alquanto eterogenee per racchiuderle in un solo nome, per questo abbiamo optato finora per album omonimi.
Siete una band i cui componenti hanno una certa età anche se ancora abbastanza giovani in che modo vi ponete verso band con elementi magari giovani ed inesperte?
A me fa piacere seguire ed incoraggiare band giovani e promettenti, anche in virtù dello scarsissimo ricambio generazionale che c’è stato. Vedere ragazzi appassionati e volenterosi suonare la musica che amiamo invece che seguire i soliti trend non può che aprirmi il cuore e dare una piccola iniezione di speranza per le sorti della nostra musica.
Secondo voi a che punto si trova la scena underground romana e nazionale credete che abbia ancora senso sbattersi in un mondo che a mio avviso recepisce così poco rispetto all’offerta generale ? Nel senso ok la passione la voglia di suonare dal vivo però fino a che ci sarà un pubblico che non risponde non si cava un ragno dal buco siete d’accordo?
Per noi avere degli obiettivi e suonare la musica che amiamo è una esigenza prima di tutto personale. Tutto questo lo facciamo da anni, abbiamo tenuto duro e non abbiamo mai mollato per non buttare via tutti gli sforzi e i sacrifici fatti finora, nel nostro piccolo e nei limiti delle nostre possibilità qualcosa l’abbiamo comunque fatto e le nostre soddisfazioni ce le siamo prese. Sicuramente ci sono stati periodi di alti e bassi, ma noi andiamo ancora avanti a testa alta per chiunque stia ad ascoltarci indipendentemente dalla quantità. Noi siamo degli outsiders, ne siamo consapevoli, ma va bene così.
Come giudicate la qualità dei posti in cui si suona sono all’altezza della situazione?
Come ben sappiamo qui a Roma i locali e le occasioni per suonare live sono molto pochi, mentre l’offerta di band sia locali che nazionali è notevole. Ogni locale dove suoniamo o che frequento ha le sue peculiarità, il suo contesto, i suoi pregi e difetti, e noi ne sfruttiamo al massimo ogni potenzialità per poter fare il nostro dovere al meglio ogni volta che ne abbiamo la possibilità.
Quali sono le differenze principali tra il primo ed il nuovo lavoro ve lo chiedo perché magari passati otto lunghi, nel frattempo, nel mondo musicale e non sono cambiate le cose?
Già, il tempo è passato, gli eventi si susseguono ma noi siamo andati avanti concentrandoci su di noi e sulla nostra musica. La fretta per noi è deleteria e abbiamo tutti delle vite personali molto intense, quindi il tempo e le risorse che possiamo dedicare alla nostra band sono poche e cerchiamo di sfruttarle il più possibile.
Possiamo dire che in questi anni tutti noi siamo molto cresciuti sia musicalmente che personalmente, abbiamo fatto tesoro dei feedback ricevuti e suoniamo insieme da così tanti anni da essere ormai un’ entità unica. Ognuno di noi riveste un ruolo importante e funzionale alla band. In tutto questo tempo tante band sono nate, altrettante si sono sciolte e alcune hanno spiccato il volo. Tanti locali hanno cessato l’attività, altri ancora continuano imperterriti nonostante le difficoltà di questi ultimi anni a proporre musica dal vivo, a loro va la nostra gratitudine sia da musicisti che da semplici spettatori e quindi invito tutti a supportare attivamente frequentandoli nelle serate che preferite.
In che modo questo ha influenzato il vostro songwriting?
Sicuramente il passare del tempo cambia le persone, e con esse il loro modo di rapportarsi al mondo che le circonda. Non fa eccezione quindi il modo di esprimenrsi e di scrivere le canzoni, sia a livello musicale che nei testi. Giudicare se stessi è sempre un esercizio difficile, diciamo che lasciamo a chi ascolta che dica se trova in questo album un songwriting più “maturo”.
Quali sono gli argomenti che vi piace affrontare nelle vostre canzoni
Diciamo che sotto questo punto di vista, invece, forse siamo rimasti coerenti. Gli argomenti che tocchiamo spesso descrivono stati emozionali, magari legati ad eventi che spesso colpiscono la vita come un pugno; e quindi ci si trova a rappresentare la reazione a queste vicissitudini, che a volte è resiliente (come si usa dire ora) a volte più vicina al dolore. Ad esempio in alcuni passaggi, si vede la morte non come una sconfitta ma come una guarigione dalla vita, in altri invece l’ira ha la meglio.
Ascoltando il disco mi sono accorto di una certa qualità compositiva ed esecutiva e tutti gli otto brani sono veri e propri cazzotti allo stomaco come mai non avete inserito che so una ballad anche un po per differenziare l’offerta oppure non siete una band da ballad?
Per quanto riguarda la ballad, come intesa comunemente, diciamo che non sentiamo ancora la necessità di “rallentare” così tanto :-). Sentiamo ancora, anche se non siamo più ragazzi, una forte carica emozionale che ci spinge a suonare come facciamo.
Avete una canzone preferita rispetto ad un’altra?
Ti potrei rispondere con un’ altra domanda: “A quale dei tuoi figli vuoi più bene?”. Ogni pezzo ha una sua storia, non solo artisticamente ma parlo anche di quello che c’è dietro la sua composizione. Ognuna di esse rappresenta un periodo o un’ esperienza della nostra vita, che va vista nella sua interezza.
Avete concerti in programma quale è stata la reazione del pubblico rispetto alle nuove canzoni?
Il 5 maggio abbiamo presentato il nuovo album dal vivo al Traffic, suonandone tutte le canzoni e anche due brani dal disco precedente, ed è andata alla grande oltre ogni aspettativa.Giovedì 1 giugno suoneremo all’Init di supporto ai Vanexa, una delle prime metal bands italiane. Siamo felicissimi ed onorati di condividere una splendida serata di puro metal old school insieme a loro e agli amici Screamachine e Half Life.I responsi riguardo le nuove canzoni sono stati finora più che ottimi, ci hanno dato la carica e una bella iniezione di positività che ha ripagato tutta l’attesa, i sacrifici e gli sbattimenti derivati dalla lunga e travagliata gestazione del nuovo disco, come noi abbiamo fatto il possibile per ripagare al meglio chi ci ha aspettati per tutto questo tempo.
Siamo quasi giunti al termine e volevo saper da voi cosa ne pensate del fatto che oggi come oggi per lo meno da quello che vedo ha sempre meno senso fare dischi per poi venderli adesso è senza dubbio più difficile riuscire a farlo anche per internet che ormai è diventata una fonte importante per la fruizione della musica per via delle varie piattaforme che ne pensate ?
Sicuramente al giorno d’oggi la fruizione digitale della musica prevale sul supporto fisico, ma così si ha la possibilità di arrivare ovunque ci sia qualcuno interessato ad ascoltare.Ci fa piacere essere ascoltati ed apprezzati da più gente possibile, ma noi restiamo comunque una band vecchio stampo e non stiamo troppo appresso a queste modernità che annullano il calore e il contatto umano del vedere una band dal vivo, conoscerli di persona, comprarne il disco e ricevere la più sincera gratitudine.I numeri potrebbero essere certamente impietosi, ma non ce ne frega niente. L’importante per noi è suonare live, ritrovare tutti gli amici che ci supportano, conoscerne di nuovi e darci a vicenda quella botta di adrenalina e di entusiasmo che solo un concerto può dare!Tutto ciò che conta è il Palco, chi sta sopra a suonare e chi sta sotto ad ascoltare, fare casino, divertirci e passare bei momenti tutti insieme condividendo una passione e una fede nella massima sincerità.
Bene siamo giunti al termine vi ringrazio moltissimo per la vostra gentilezza nei confronti e speriamo di vedervi presto dal vivo.?
E noi ti ringraziamo ancora una volta per l’occasione di parlare un po’ di noi. Un saluto a tutti quelli che ci supportano e ai lettori di Tempi Duri!
Revalve Records
www.whisperz.net
Innocent’s fury
No brakes
Bucket of blood
Underdog’s revenge
Prayer
Away from here
Unusual awakening (metamorphosis)
My ancient sin
Flavio Falsone – vocals
Massimiliano Maggi – guitars
Leonardo Olasio – guitars
Marco Di Ianni – bass (vocals in the intro of Prayer)
Enrico Bagnato – batteria