I Sincopatici (Claudio Milano)
Decimo Cerchio
Artista vocale assolutamente stimolante e anticonvenzionale, Claudio Milano è noto soprattutto per la sua partecipazione al progetto d’avanguardia Nichelodeon. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo album da solista. Pubblicato nel 2012 su den Records, Adython è un progetto collaborativo con la paroliera Erna Franssens. I materiali sonori sono dedicati a improvvisazioni vocali sofisticate, insolite e teatrali, esperimenti elettronici aleatori-hypno-ish e puntuali pattern minimalisti.Claudio Milano non è stato l’unico artista a musicare il decimo cerchio(Inferno) perché anche la band di elettronica tedesca i Tangerine Dream musicarono il poema dantesco La divina commedia ampliandone musicalmente anche gli altri cantici che sono oltre ad inferno purgatorio e paradiso .L’impegno profuso dai sincopatici è stato importante realizzando qualcosa di raro a vedersi e a sentirsi. Un lungo lavoro durato cinque anni per realizzare la sonorizzazione del film muto, del 1911,
Prima di lui oltre ai T.D. anche il nostro Claudio Simonetti ha realizzato una serie di concerti eseguendo la colonna sonora dei film di Dario Argento dal vivo proiettando il film durante i suoi concerti.Venendo a noi sinceramente debbo dire che l’impegno che ho dovuto impiegare (scusate il gioco di parole)è stato notevole, perché Claudio Milano non è artista di facile ascolto, ponendosi su territori assai astrusi ai più ed io mi annovero tra questi, ma avendo già avuto a che fare con lui sapevo già cosa aspettarmi.
Certo è che i sincopatici non sono un gruppo da classifica e pur ponendosi territorialmente su di un Prog dalle influenza jazz soprattutto perché la pianista/tastierista Francesca Badalini (ex allieva del M°.Nicola Piovani.)indugi spesso e volentieri su musicalità Emersoniane dove si possono notare influenze verso band come i van der graaf generator , riuscendo a confluire queste influenze attraverso lucubrazioni sperimentali dando così una grossa mano alle vocalità estreme di Claudio Milano, non scevro per altro da promulgare sul palco le sue influenze particolarmente strane che uniscono Demetrio Stratos a Carmelo Bene riuscendo con grande maestria a rendere tutto questo come un unicum nel suo genere . Anche il resto della band ovviamente regge il colpo, e basso e batteria insieme al pianoforte mi hanno fatto venire in mente gli album di Patrick Moratz e Bill Bruford.
Ascoltare le sperimentazioni vocali di Claudio Milano è comunque interessante perché ti fa capire sin dove i può arrivare con la voce conoscendone le potenzialità. Infatti durante l’esecuzione dei vari brani, lo si può ascoltare mentre respira (aspetto molto importante questo del respiro) e l’emissione vocale non viene semplicemente dalla gola ma sisente benissimo chela sua voce è diaframmatica .Questo gli permette di spaziare con le ottave sia basse sia alte ed anche quasi ironicamente di malignare la voce.Una nota alla grafica la debbo fare perché a mio avviso rispecchia tutto l’aspetto audiovisivo di quest’opera infatti la copertina è stata dipinta da Mario Coppola e la parte grafica da Andrea Baltera
Non vi segnalerò brani in particolare perché quest’opera va ascoltata interamente dall’inizio alla fine consigliandovi di non distogliere l’attenzione nemmeno per un minuto rischiando così di perdere il filo.
Stefano Bonelli