House Of Lords
Full Tilt Overdrive
La band degli House of Lord fu fondata nel lontano 1987 allorchè I Giuffria si sciolsero. La band dei Giuffria era la band che Gregg Giuffria uscito dai seminali Angel mise su questo gruppo a suo nome ma anche questo progetto solista dopo qualche album fallì. Il buon Gregg però non ne volle sapere di rinunciare a fare musica e fondò un’altra band chiamandola House of lord, che allora comprendeva gente come Gregg Giuffria, Lanny Cordola chitarrista che poi divenne famosa per aver pubblicato diversi dischi come guitar hero, l’ex batterista dei Fifth Angel e Alice Cooper Ken Mary, l’ex cantante degli L.A. Rocks James Christian e l’ex bassista dei Quiet Riot e Giuffria Chuck Wright. Una formazione questa degli House of Lord di tutto rispetto e che continua anche adesso con successo a pubblicare album.
“Full Tilt Overdrive” è il quattordicesimo album in studio dei House of Lords, pubblicato il 14 ottobre 2024. La formazione attuale non prevede la presenza del suo fondatore Gregg Giuffria ma comprende invece James Christian (voce e basso), Jimi Bell (chitarra), Mark Mangold (tastiere) e Johan Koleberg (batteria).
L’album presenta un mix di hard rock e melodic metal, arricchito da arrangiamenti che evidenziano una maggiore complessità rispetto ai lavori precedenti. Tematicamente, i testi oscillano tra riflessioni sulla condizione umana, relazioni complicate e lotta interiore. La scelta del titolo, “Full Tilt Overdrive”, riflette l’approccio dinamico e ad alta velocità che permea le tracce, pur mantenendo una struttura accessibile e melodica. La traccia “Taking The Fall” introduce un’atmosfera bluesy, aggiungendo varietà all’album. Non manca una ballata, “I Don’t Wanna Say Goodbye”, che offre un momento di respiro con la sua melodia emotiva.La produzione dell’album è stata elogiata per la sua chiarezza e precisione, con un suono pulito ma non eccessivamente levigato, mantenendo l’energia e la potenza tipiche del genere. La scelta del titolo, “Full Tilt Overdrive”, riflette l’approccio dinamico e ad alta velocità che permea le tracce, pur mantenendo una struttura accessibile e melodica.La produzione dell’album è di altissimo livello, con un mix bilanciato che permette a ogni strumento di brillare. Le chitarre di Jimi Bell sono senza dubbio il punto focale, con riff potenti e assoli che catturano l’attenzione.
Le tastiere di Mark Mangold non sono mai invadenti, ma aggiungono profondità e atmosfera ai brani, mentre la batteria di Johan Koleberg offre una base solida e dinamica. La scelta di James Christian di occuparsi anche del basso aggiunge un tocco personale al sound complessivo.In soldoni non è solo un album per i fan storici dei House of Lords, ma anche un punto d’ingresso ideale per chi vuole scoprire la band. La capacità di combinare melodia, potenza e complessità fa di questo disco uno dei migliori nella loro carriera. Con brani come “Crowded Room” e “Castles High“, il gruppo dimostra di essere ancora rilevante e capace di innovare, senza perdere l’essenza del loro sound.
Un album questo che rappresenta una celebrazione del rock melodico nella sua forma più energica ed evoluta.
Stefano Bonelli