Hawkwind

Stories From Time and Space

Nuovo disco per una delle band incredibilmente piu’ longeve del panorama rock internazionale, era il lontano 1969 in pieno marasma cosmico musicale, quando Mr. Dave Brock decise di fondare gli Hawkind, un gruppo che sin da subito si distinse da tutti gli altri per il linguaggio futuristico utilizzato nei testi e nelle partiture musicali tanto da guadagnarsi sin da subito l’etichetta di padri di quella che piu’ tardi fu denominato space rock !

Nel corso del tempo ci sono stati alti e bassi ed innumerevoli cambi di formazione ma ancora oggi saldamente al timone dell’astronave Hawkind troviamo la voce e la chitarra dell’83enne Captain Brock. Avevo recensito qualche anno fa, esattamente nel 2021, il lavoro chiamato Somnia, un concept molto particolare che sebbene molto eterogeneo e dispersivo lasciava presagire una certa freschezza creativa relativamente alla quantità di idee presenti. Infatti il lavoro successivo The Future Never Waits aveva raccolto idealmente tutte quelle idee e le aveva dipanate in modo piu’ logico e naturale dando vita ad un ottimo lavoro.Ad un primo ascolto anche Stories From Time and Space sembra un viaggio metaforico e caotico che attraverso l’universo musicale tenta di affrontare e celebrare la vita, ci sono momenti esaltanti ed altrettanti piu’ riflessivi ma devo dire che l’impatto non è niente male.

L’opener Our Lives Can’t Last Forever è già qualcosa di notevole, una bella ed intensa ballata con alcune similitudini con i Van Der Graaf Generator del poeta Peter Hammil. La seconda traccia è la straordinaria cavalcata quasi esclusivamente strumentale, The Starship (One Love, One Life) che da piu’ brio e movimento ed accompagna la voce del Capitano che su un tappeto musicale alquanto space, consiglia placidamente “Usa bene la tua vita e non sprecarla…”.What Are We Gonna Do Now We’re Here inizia in modo molto misterioso e pacato, tastiere eteree e voci spaziali a fare da preambolo ad un’improvvisa virata jazz che incanta e rapisce finche non avviene un repentino e selvaggio cambio di ritmo, una sorta di spacepunk si impadronisce del brano, lo violenta e lo fa suo ! La successiva The Tracker è sicuramente piu’ melodica e rassicurante ma non cambia il mood e quindi si continua con il rock !

Eternal Light è un breve inserto musicale che introduce alla splendidamente ipnotica ballad Till I Found you, chitarre liquide e sospese nella galassia rendono il pezzo straordinariamente bello ma si continua su standard altissimi con la seguente strumentale Underwater City, chitarra acustica in primo piano e tastiere siderali in sottofondo, un brano eccezionale ed altrettanto magistralmente suonato, ricorda i mood settantiani degli Yes di Steve Howe o dei Genesis di Steve Hackett e Anthony Phillips...le tastiere siderali continuano nell’altro intermezzo The Night Sky fino a Traveller of Time and Space un pezzo che sembra datato e riporta alla mente il periodo space di David Bowie.Ri-Generate con le sue atmosfere spaziali esoteriche e lontane si riallacia alla track 3 poi ultimo intermezzo galattico con The Black Sea ed arriva Frozen in Time un’altra bella e notevole song. Si finisce in bellezza con Stargazers, una jam spaziale strumentale che racchiude tutta la capacità e la creatività musicale del gruppo.

Questo disco senza mezzi termini, mi piace. La line up attuale degli Hawkind suona che è una meraviglia e di questo ne giova probabilmente anche la vena creativa per le composizioni che seppure ispirate da un glorioso passato risultano sempre fresche ed attuali.

Massimo Cassibba

Cherry Red
www.hawkwind.com

Our Lives Can’t Last Forever
The Starship (One Love One Life)
What Are We Going To Do While We’re Here
The Tracker
Eternal Light
Till I Found You
Underwater City
The Night Sky
Traveller Of Time & Space
Re-generate
The Black Sea
Frozen in Time
Stargazers

Doug MacKinnon – bass  (2)
Richard Chadwick – drums, vocals, percussion
Thighpaulsandra – keyboards [keys], synth
Michal Sosna* – saxophone (tracks: 3)
Dave Brock, Magnus Martin – vocals, guitar, keyboards [keys], synth [synths]