Greta Bragoni
Noie
Greta Bragoni è una giovane cantante e autrice che attraverso la musica vuole testimoniare la propria crescita personale.L’album dal titolo “Noie” è una carrellata di esperienze di vita sperimentate durante questi ultimi anni tra cui si annovera anche il periodo del lockdown.E’ la sua prima esperienza di scrittura in lingua italiana . Attraverso i suoi testi ricerca un’identità compiuta sia come persona che come artista. Ascoltando i suoi pezzi ci si immerge in un mondo che richiama sonorità elettroniche, pop e RnB con l’uso di effettistica che è tipico delle più recenti produzioni.
Greta stessa ammette di essere ispirata da artisti come Selah Sue, H.E.R, Jorja Smith, Venerus, Mahmood, Etta James e Nirvana.Dal punto di vista vocale si percepisce un buon uso della timbrica e si capisce come dietro a questo ci sia un percorso di studi, ormai d’obbligo al giorno d’oggi per un’artista che voglia comunicare al meglio e preservare la propria voce.Il lato interpretativo usa colori quali tristezza, malinconia, impotenza per poi a tratti prendere toni più decisi facendo trasparire una forte e profonda personalità.Il primo pezzo, che dà nome all’album,” Noie”, ci parla di come a volte la nostra mente se non curata , può presentare caratteristiche di paranoia che occupa i nostri pensieri. Greta fa un parallelismo paragonando la nostra mente ad un giardino in cui si trovano piante rigogliose ma anche erbacce infestanti che noi lasciamo crescere senza prendercene cura.E’ una situazione che ti rende incapace di vedere la realtà in maniera lucida,ti impigrisce e ti allontana inevitabilmente da chiunque. Il suo suggerimento è lasciarsi stare per uscirne il prima possibile.
Il brano intitolato “Va bene” è un inno ad accettare qualsiasi situazione ci accada, soprattutto se mancano le forze per liberarsi da certi stati mentali. Quante volte ci siamo trovati a dire “Va bene” come risposta possibile per difendere la nostra interiorità o perché mancano le forze per spiegare o per farci capire dagli altri?“Ancora “ e “Lenzuola blu” sono brani che appartengono al periodo passato in quarantena che in qualche modo ha incoraggiato la stasi emotiva dell’autrice.Cambia direzione il brano “Spleen” che lascia presagire un nuovo inizio, una cura dei dettagli da quelli esteriori a quelli che parlano di aspetti più interiori.
Un disco che regala a chi lo ascolta più spunti di riflessione, invitandoci a cercare dentro di noi le risposte alle nostre domande e promuovendo un percorso di consapevolezza e conoscenza di noi stessi.
Anna Cimenti