Greg Lake
( Songs of a lifetime)- Live Club Trezzo sull’Adda
Certe serate non si dimenticano … e questa è una di quelle. Arrivo al Live Club di Trezzo sull’Adda verso le 19.30. Devo incontrare Greg Lake per una breve intervista. Dopo il sound check a cui ho potuto assistere all’interno del locale, vado nel camerino di Greg per l’intervista.
Greg è molto rilassato e invece di una breve intervista, restiamo a parlare con lui per oltre quaranta minuti, fino a poco prima dell’inizio del concerto. Ci scambiamo impressioni sulla musica in generale e in particolare sulla musica progressive. Potete leggere la lunga intervista a Greg Lake nella sezione dedicata alle interviste sul nostro sito. Torno all’interno del locale attraversando il palco così riesco anche a vedere da vicino la strumentazione pronta per il concerto. Un paio di chitarre acustiche, una chitarra semiacustica, due chitarre elettriche, vari bassi e infine una tastiera. Greg durante la serata suonerà tutti questi strumenti a seconda delle varie canzoni. Scendo in sala e mi siedo in terza fila.
Dopo circa venti minuti inizia il concerto. Greg si presenta sul palco accompagnato da un’introduzione musicale in sottofondo “Power” di Kayne West in cui troviamo campionamenti di “21st Century Schizoid Man” per poi eseguire al basso, accompagnato da una base musicale registrata, proprio quella canzone dei King Crimson nella sua versione originale. L’utilizzo da parte di Greg di basi pre-registrate ha fatto un po’ discutere gli spettatori. Forse ci si aspettava che Greg avesse una band di supporto però come egli stesso spiega molto bene nell’intervista, che vi consiglio di leggere, aveva voglia di cimentarsi in un one man show perché alcuni anni prima aveva visto l’attore Peter Ustinov a Londra in uno spettacolo simile e ne era rimasto molto colpito. Per questo motivo ha deciso di stare da solo sul palco di fronte al pubblico e ovviamente, se lui è solo sul palco, gli altri strumenti devono per forza essere registrati su una base. Dopo la canzone iniziale, Greg ha imbracciato la chitarra acustica e ha suonato “Lend Your Love to Me Tonight” e a seguire la bellissima “From the Beginning” entrambe dal repertorio di Emerson, Lake & Palmer.
Il pubblico sempre molto attento e competente ha riconosciuto subito le note di “From The Beginning” tributando un’ovazione a Greg che ha apprezzato molto. La voce di Greg è sempre calda e considerevole. Segue un omaggio a Elvis Presley con piccolo aneddoto di quando ELP sono andati a vedere il concerto di Elvis sul lago Tahoe in una pausa del loro tour a San Francisco. Questi siparietti in cui Greg parla di mostri sacri del rock raccontando aneddoti, episodi, retroscena, sono molto graditi al pubblico. Si imparano tante cose che non si sanno in effetti. Segue una versione breve di “Epitaph”, indimenticata ballata dal primo album dei King Crimson, legata senza soluzione di continuità alla superba “The Court of the Crimson King” anche essa eseguita in forma piuttosto ridotta. Pubblico molto felice e plaudente.
Greg si riposa un attimo, scambia qualche parola con i presenti e poi attacca “I Talk to the Wind” sempre dei King Crimson che è stata uno dei momenti più belli e toccanti dell’intero concerto. Eseguita e cantata molto bene, ha creato un’atmosfera fantastica di evasione dal presente per ritornare a quei tempi indimenticabili di creatività e voglia di fare che sono stati gli anni settanta. A questo punto arriva una cover dei Beatles, una canzone molto nota, ma forse non tra le più eseguite o ascoltate ai giorni nostri, intitolata “You’ve Got to Hide Your Love Away”. Altra piccola pausa in cui Greg dialoga con il pubblico e racconta piccole storielle e retroscena della sua vita artistica e poi arriva “Touch And Go” da un album di Emerson, Lake & Powell del 1986. Non tutti la conoscevano. Si passa poi a “Trilogy” dall’omonimo album del 1972 in versione ridotta, ma comunque molto apprezzata dal pubblico. Il concerto, anche se ci sono molte basi registrate su cui Greg innesta la propria partitura musicale e la propria voce, è in ogni modo molto bello e molto intenso. La voce di Greg è ancora gradevole e potente e i brani sono di un’assoluta bellezza.
Arriva adesso “Still You Turn Me On” eseguita benissimo, in maniera toccante, e molto gradita dal pubblico anche se molto breve. Siamo ormai verso la parte finale del concerto che sta volando via troppo velocemente. Seguono in sequenza “I Believe in Father Christmas” con cui Greg fa gli auguri al pubblico per le feste, una cover di Johnny Kidd & The Pirates intitolata “Shakin’ All Over” e infine l’indimenticabile “C’est la vie” che Greg introduce raccontando uno spassoso aneddoto relativo al fatto che egli volesse scrivere una canzone in francese, a quel tempo viveva infatti a Parigi, ma alla fine mise nel testo solo quell’unica espressione in francese che aveva sentito pronunciare da una ragazza dentro a un bar. Siamo proprio alla fine purtroppo, la serata è stata magnifica, rilassante, interessante, l’acustica era di buon livello, Greg era ispirato. A questo punto Greg racconta di come avesse scritto la sua prima canzone a circa dodici anni intitolata “Lucky Man” e ne descrive gli accordi che la compongono. Scherzando racconta che a quel tempo conosceva solo quei quattro accordi e cioè RE, LAm, MIm e SOL e quindi aveva costruito la canzone basandosi solo su quelli.
“Lucky Man” è anche il titolo dell’autobiografia di Greg Lake in cui egli racconta l’avventura della sua vita. Pubblico attento e molto soddisfatto sia per la musica che per queste brevi ma divertenti interazioni con Greg che infine si siede alla tastiera per eseguire la lenta e struggente “People Get Ready” una cover molto bella di Curtis Mayfield. Il concerto è finito. Greg saluta il pubblico e si avvia verso l’uscita ma il pubblico lo richiama a gran voce e con molti applausi scroscianti. Allora Greg torna sul palco, imbraccia il basso e intona “Welcome back my friends to the show that never ends …” inizio storico e cavallo di battaglia di ELP tratto da Brain Salad Surgery, la seconda parte del primo movimento di Karn Evil 9 divenuta oltre che il titolo di un triplo album live della band, la frase che più caratterizza la potenza, la dinamicità e lo stile di ELP che in questo concerto Greg Lake ha cercato di trasmetterci insieme alle sue splendide ballate. Il concerto adesso è proprio finito, mi resterà il ricordo di aver incontrato una figura gigantesca della storia della musica e di aver chiacchierato con lui oltre che allo splendido concerto dall’atmosfera intima e particolare.
Pierluigi Daglio
GREG LAKE (SONG OF A LIFETIME) LIVE TREZZO SULL’ADDA
Power (Kanye West)
21st Century Schizoid Man (King Crimson)
Lend Your Love to Me Tonight (Emerson, Lake & Palmer)
From the Beginning (Emerson, Lake & Palmer)
Heartbreak Hotel (Elvis Presley cover)
Epitaph (King Crimson) (Shortened Version)
The Court of the Crimson King (King Crimson) (Shortened Version)
I Talk to the Wind (King Crimson)
You’ve Got to Hide Your Love Away (The Beatles cover)
Touch And Go (Emerson, Lake & Powell)
Trilogy (Emerson, Lake & Palmer)
Still… You Turn Me On (Emerson, Lake & Palmer)
I Believe in Father Christmas (Emerson, Lake & Palmer)
Shakin’ All Over (Johnny Kidd & The Pirates cover)
C’est la vie (Emerson, Lake & Palmer)
Lucky Man (Emerson, Lake & Palmer)
People Get Ready (Curtis Mayfield cover)
Greg Lake – vocals acoustic guitar elecrtic guitar bass and keyboards