Glenn Hughes
Chosen
Il nuovo album di Glenn Hughes intitolato Chosen arriva nove anni dopo la sua precedente pubblicazione, Resonate. All’età straordinaria di 74 anni, la voce di Hughes rimane magicamente intatta, suonando proprio come l’abbiamo sempre conosciuta.
Ciò è piuttosto sorprendente, soprattutto se paragonato a Ian Gillan sempre nei Deep Purple ma in un periodo differente , la cui voce è cambiata nel tempo e non corrisponde più alla forza dei suoi primi anni.Nel corso della sua carriera, Glenn Hughes ha mantenuto il suo stile caratteristico, fondendo blues, funk e soul. Questo mix unico gli è valso il soprannome di The Voice of Rock, un titolo che gli calza ancora a pennello oggi.
Parlando delle canzoni Il brano Black Cat Moan è un brillante esempio del suo lato funky, che evoca ricordi dell’era Come Taste The Band. È seguito dalla bellissima ballad “Come and Go“, in cui Hughes offre una performance ipnotica e potente. La copertina dell’album riflette perfettamente i temi del disco, con una fotografia di un tramonto su una spiaggia rocciosa, con il sole al centro, un simbolo che potrebbe benissimo essere interpretato come Dio.
La produzione è davvero eccezionale, con un lavoro impeccabile e un suono potente e ben bilanciato. L’album è stato registrato a Copenhagen, in Danimarca, presso il Medley Studio. La scelta di questa location è strettamente legata alla collaborazione di lunga data di Hughes con Søren Andersen, proprietario e gestore dello studio, che ha lavorato con Hughes per anni, sia in studio che sul palco. Artista profondamente religioso, Glenn infonde nei suoi testi temi che riflettono questo spirito. Le canzoni affrontano argomenti importanti come la speranza, la consapevolezza di sé e la pace interiore.
Egli descrive il suo album come “cibo per l’anima”, un viaggio introspettivo rivolto agli ascoltatori che cercano significato e ispirazione nella sua musica. Chosen è un album che chiude in modo appropriato un anno ricco di nuove uscite musicali. Se si dovesse immaginare una classifica, questo disco occuperebbe sicuramente una posizione di rilievo, mettendo in mostra questo incredibile artista ancora al massimo della sua forma. Non possiamo che sperare che Glenn Hughes continui a condividere il suo straordinario talento il più a lungo possibile.
Stefano Bonelli




