FORGED IN METAL
Articolo a cura di Fabio Berserk

Vicious Rumors Live@ Pianeta Sonoro

– FORGED IN METAL-
 “Ci sono tre cose estremamente dure:  l’acciaio, un diamante, e conoscere se  stessi. (Benjamin Franklin)”
La collera del  giovane è come un fuoco di paglia; ma l’ira  del vecchio è come acciaio rovente. ( Anonimo).”

Il ritorno nella città eterna dei  Vicious Rumors,  storica band Californiana di  US/Power/Heavy/  Groove Metal.  Fanno capolino dopo sette anni  dal live al  Let It Beer  di Roma grazie a  Soundsrock Agency  ringraziando il boss  Andrea Lanzillo  per la gentile concessione di  aver potuto partecipare all’evento in questione,  la band è migliorata tantissimo, con il nuovo  cantante  Chalice Brian Betterton  una vera  punta di diamante vocale  con tonalità che  ricordano il  Bruce Dickinson  dei tempi migliori  Era  The Number of The Beast/Piece Of  Mind/Somewhere In Time.  Ma ne parleremo a  breve dopo i gruppi spalla, era la prima volta che  facevo visita a questo locale  Il Pianeta Sonoro  e devo dire che mi ha colpito per la gentilezza,  l’ottima acustica e la pulizia dei servizi igienici  non male veramente piccolino ma accogliente.

VICOLO INFERNO

Partiamo con I  Vicolo Inferno  seconda band che  apre la serata, la gente è poca si contano  purtroppo 30 persone scarse io il primo gruppo  non l’ho visto, ma alle 21 c’era ancora meno  gente detto da quei pochi che erano presenti  forse perchè è domenica sera giorno un pò  infausto per organizzare una serata a ridosso di  un giorno lavorativo, comunque loro vengono da  Imola attivi dal 2003 con tre album ed un demo  alle spalle, portano in tour nella serata l’ultimo  parto  Circles,  il genere non è male uno  stoner/doom alternative metal, a tratti ricorda  anche qualcosa dei Tool forse un pò fuori  contesto per la band portante ma credo che sia  stato fatto a posta per dare più varietà alla  serata nei generi. La scaletta saccheggia i loro  tre album volendo puntare sul loro ultimo  The  Circle,  otto brani d’intrattenimento non mi sono  dispiaciuti, si muovono e si pongono tutti bene il  cantante  Igor Piattesi  soprattutto molto  simpatico e cordiale ed il chitarrista  Marco  Campoli  dice la sua con le sei corde.  In  conclusione non c’è propriamente un brano che  spicca più dell’altro sono per la maggiore tutti  simili ben suonati, omogenei ma troppo simili.  Quello che consiglio è che si sente un po troppo  dal vocalist che sono Italiani per l’uso  dell’Inglese, proposto non male come prova la  sufficienza piena la prendono ed a fine show la  poca gente presente li applaude e loro  demandano il pubblico al merchandising dove  sono presenti il loro album e a detta del singer a  fine show ognuno ha la sua storia e ne sarà  spiegato il motivo.

 -SETLIST-

  1. Intro/Hidden
  2. Suspended
  3. Sneeze in a Mob
  4. Hangin’ On The Blade
  5. Cold Moon
  6. . Cold Surface
  7. . Stray Ideals
  8. Unnameables

– Members-

Renzo Cuomo – drums
Marco Campoli – guitars
Igor Piattesi – vocals
Wallace – bass

Terza band a presentarsi i Romani  Gates Of  Chaos  per promuovere il loro nuovo album in  uscita  My War . La proposta è gradevole un  misto fra i  Rhapsody Of Fire  primo periodo  come epicità per i  Threshold  come Prog e  sfuriate epiche speed alla  Virgin Steele . Sono  giovani ancora un pò acerbi, un pò troppi sul  palco contando cinque più due coristi di cui ho  riconosciuto  Marco Palazzi  singer dei  Kaledon/Sailing To Nowhere,  nonchè tribute  band  Deep Purple/White Snake.  Di loro per i  pochi brani proposti tutti estrapolati dal loro  unico  Ep Invictus  il loro primo demo  Ninth  Circle Of Inferno  e la traccia del loro nuovo  album  My War.  Mi ha colpito molto il chitarrista

 Marco Politi  molto bravo e pulito negli  arrangiamenti e l’esecuzione, il resto della band è  nella media si presentano bene, forse troppo  derivati da altre band a mio parere dovrebbero  cercare qualcosa di più personale nella proposta  un pò come hanno fatto I  Risen Crow  visti di  Tour con  Mastrangelus/Vivaldi Metal Project.  Questi ragazzi hanno anche delle frecce nel loro  arco, il piano di  Michele Siani  Far Down Below  è romantico decadente che riprende con la  chitarra di  Politi , il cantante convince ma vuole  troppo emulare secondo me un  Lione  che  secondo me oramai ha fatto il tempo suo io  m’indirizzerei più su un Epic Più crudo e diretto  alla  David De Feis,  ma anche in Italia abbiamo  gente tipo  Alessandro Conti  che sa il fatto suo.

I brani scorrono via piacevolmente brano che mi  ha colpito molto oltre a  Far Down Below  è  My  Wa r una discesa barocca nel power speed metal  in stile  Malmsteen  dei tempi di  Odissey  quel  genere cupo e poco solare che ti porta  ascoltandolo come se ci fosse un guerra tra  angeli e demoni, originale il fatto di usare la  lingua Latina come per esorcizzare e contrastare  le orde nemiche ed un  Palazzi  che nei cori  accenna al growl veramente bella questa  canzone. Chiude  Ninth Circle Of Inferno  gradevole credo che questo sia il loro primo

brano partorito, ancora un po embrionale ma si  sentono le basi, consiglio al cantante d’incattivirsi  come nel brano  The War  il genere melenso dei  vecchi  Rhapsody  ha fatto il tempo suo,  comunque prova superata anche perché la voce  del singer c’è e si sente.

 Setlist:

Invictus(Attaccate)
Far Down Below(Pausa)
Out Of Hell
Shallow
My War
Ninth Circle Of Inferno

 Members:

 Marco “Brandy” De Angeli –vocals
 Michael Siani – keyboards
 Marco Politi – guitar
 Alessio Fantoni – drums
 Tiziano Chiappi – bass

E’ il momento della band principale ho già  incontrato il nuovo singer Brian nel locale  che  sarà la voce del nuovo album in uscita ad agosto  The Devil’s Asylum  che si preannuncia  potentissimo preceduto  dal singolo  Bloodbath  portato anche in tour nel loro pare  Last Tour  dei 43  anni di carriera. I  Vicious Rumors  sono e  sono stati la punta di diamante dell’Us/Heavy  Power Americano al pari dei grandi nomi come  Judas Priest  e  Metal Church . Rispetto a  quando li vidi nel 2018 al  Let It Beer  hanno  fatto un enorme salto di qualità sostituendo tre  membri alla band come new entry. Al basso lo  Svedese  Robin Utbult  dal 2020, una macchina  macchina il suo basso pulsa,  Denver Cooper  altro vichingo dalla Svezia dal 2024  alla chitarra  macina Riff a livello industriale e per finire la  punta di diamante la fucina dell’acciaio che cola  come lava incandescente  Chalice Brian  Betterton.  Finalmente dopo anni di ricerca  hanno trovato  Geoff  e  Larry  un degno sostituto  del compianto  Carl Albert  deceduto purtroppo  nel 1995 per un tragico e mortale incidente  d’auto a soli trentadue anni.  Brian  ha una voce  d’acciaio, se chiudete gli occhi sembra  Bruce Air  Dickinson  dei tempi d’oro, il periodo che come  ho detto va da  The  Number of The beast fino

 A Fear Of The Dark,  chissà se invece di  Blaze  Bayley  avessero preso lui cosa sarebbe  successo, mah non lo sapremo mai……La scaletta  del loro show di sedici brani  ripercorre le tappe  dei loro album migliori della prima decade degli  anni ottanta novanta  Soldiers of The  Night/Digital Dictator/l’omonimo Vicious  Rumors/ Welcome To the Ball  tranne una sola  traccia  Let The Garden Burn  da  Razorback  Killer del 2012  e finendo il singolo  Bloodbath  che fa da presentazione al disco  The Devil  Asylum.  Ha conti fatti diciamo che è  praticamente inutile fare una scaletta dei brani  migliori, qui c’è riproposto il meglio della fucina  del metallo, hanno attinto dai loro migliori lavori  del passato rinvigorendo il suono in maniera  potentissima  Robin  al basso e  Denver  alle  chitarre hanno dato nuovo smalto, non c’è  paragone a quando li vidi sette anni fa al  Let it  Beer  lì erano una band ormai decaduta che mi  deluse e mi annoiò come non mai senza smalto  che si reggeva in piedi nello show  solo grazie ai  suoi membri fondatori rimasti  Geoff  e  Larry,  mentre ora sembra che siano tornati dall’inferno  più forti che mai.

To Hell And Back,
 ma poi che  voce incredibile che ha il nuovo cantante  Brian  è  potentissimo non sbaglia una nota, ha carisma la  gente fa headbanging si scatena, per fortuna che  il locale si sta riempiendo ci saranno una  cinquantina di persone è un vero peccato non di  più, la gente si è persa uno show con i fiocchi fra  un brano e l’altro il cantante interloquisce con la  gente, invita a cantare il pubblico scendendo dal  palco e mentre ci sono i solos ed i brani più  tecnici, si mette da parte e tende a  mostrare la  coesione e la tecnicità della band, mi stringe la  mano mentre passa e invita me a fare il coro dei  brani al microfono.  Larry  ha 63 anni suonati è  una locomotiva alla batteria, ricevo come regalo  una bacchetta da lui scheggiata dai colpi ricevuti  come un mastro fabbro che scolpisce il metallo  degli Dei e  Geoff  che è il maestro delle sei corde  della situazione con la sua fedele chitarra  Dean  Razorback,  in alcuni brani del passato canta  anche lui come  In Fire  non sfigurando nei suoi  63 anni suonati.

In uno show epico e perfetto  nella capitale Romana chiude la serata il loro  nuovo brano  Bloodbath  una rasoiata metal al  vetriolo che ricorda tanto una fusione fra I  Judas Priest  di  PainKiller  e la cattiveria degli  Overkill di H  orrorscope  il solos a metà brano di  Thorpe  che si alterna con  Cooper  è d’antologia. Chiude  questo show epocale un meritatissimo scroscio di  applausi e la qualità di questo brano testimonia  che le  Voci Viziose  la band ancora c’è e ha  tanto da dire, spero che ci ripensino sul fatto  dell’ultimo tour, ma soprattutto se riusciranno a  rifare capolino in Italia ci sarò sicuramente anche  perchè quest’ora ed un quarto di acciaio fuso è  stata epica parola di  Fabio Berserk.

 -SETLIST-

On the edge
Abandoned
You Only Live Twice
Murder
Down To The Temple
Hellrazor
Ship Of Fools
The Crest
In Fire
World Church
Ride Into the Sun
Garden Burn
Digital Dictator
Soldiers Of The Night
Don’t Wait for me
Bloodbath

 -MEMBERS-

 Geoff Thorpe –  guitars and additional vocals and lead vocal tracks
 Larry Howe –  drums
 Robin Utbult –  bass
Denver Cooper –  guitars
Chalice Brian Betterton – vocals