Foghat

Sonic Mojo

Quando ho visto la copertina del nuovo disco dei Foghat un po mi sono commosso  ho imparato ad amare i Foghat con i loro dischi degli anni settanta quali l’esordio omonimo Rock’n’roll, Night Shift il devastante Live, di cui tra l’altro avevo il vinile e ricordo la fatica che ogni facevo per rimettere dentro la copertina il disco perché la scritta era rilievo e dovevo fare attenzione per non romperla di questo disco venne usato il brano i Just to make love to you per una famosa pubblicità dove si vedeva  un operaio dal fisicaccio incredibile che aveva  una lastra di ghiaccio che portava sulla spalla .

nonché lo stupendo ed ancora insuperato Energized erano dischi dal grande furore hard boogie che ne hanno decretato la leggenda e stanno li a testimoniare la grandeur  di una band che in Europa non ha mai avuto un grande seguito avendo comunque  uno zoccolo duro di aficionados tra i quali mi annovero anch’io.Anche questa band americana di adozione ha avuto i suoi alti e bassi ed anche purtroppo le perditeMalgrado ciò il membro praticamente  l’unico rimasto della formazione originale il batterista Roger Earl, prosegue con grande passione l’attività ed di questi giorni la pubblicazione del nuovo Album Sonic Mojo.

Uscito a sette di distanza dal precedente album del 2016 Under The Influences (in pratica sta diventando una moda  il fatto di pubblicare nuovi dopo che sono passati diversi decenni dal precedente vedasi ad esempio i Rolling Stones)e noi non possiamo far altro che essere contenti di questo anche abbiamo davanti un disco sincero ed onesto fatto da musicisti seri e preparati che mettono tutta la loro passione per farsi che la loro musica sia ascoltata da più persone possibile.

Sonic Mojo racchiude in se un vecchio modo d’intendere il rock ma non solo perché è anche un disco celebrativo contenendo varie cover di grandi classici, ed anche un modo di ricordare vecchi amici scomparsi come nel caso di Kim Simmonds dei Savoy Brown altra grande di rock blues  che vi consiglio. Kim era un grande amico personale della band e di Roger il quale negli prima di morire ha scritto diverse canzoni per loro e le ha lasciate come eredità e tre di queste canoni sono finite nell’album Sonic Mojo, She’s A Little Bit Of Everything, Drivin’ On, classico brano da autostrada americana di cui gira anche un video che ovviamente sceglierò per la recensione, e che ascoltandolo mi fa venire  in mente quel brano di John Lee hooker boom-boom-boom-boom, e Time Slips Away.

Altre canzoni sono rivisitazioni di Chuck Berry canzone che chiude l’album Promised Land oppure Let me love you baby di Willy Dixon autore  quest’ultimo usato anche dai Led Zeppelin per   I Can’t Quit You Baby. Insomma un disco come si dice in questi casi d’altri tempi in grado di farci commuovere ricordando gli anni ormai passati ma che personalmente mi hanno formato come appassionato di un certo modo di fare rock anche se per certi versi questa di Sonic Mojo è in più di un brano è musica da saloon(intesa non in senso dispregiativo del termine) ed intendo  quella con i balli di gruppo con i movimenti all’unisono con le mani sulle asole dei pantaloni malgrado questo è ancora valido che mai passerà di moda.

Stefano Bonelli  

Foghat Records
www.foghat.com

She’s A Little Bit Of Everything
I Don’t Appreciate You
Mean Woman Blues
Drivin’ On
Let Me Love You Baby
How Many More Years
Song For Life
Wish I’d A Been There
Time Slips Away
Black Days & Blue Nights
She’s Dynamite
Promised Land

Roger Earl – drums
Bryan Bassett – lead guitar, slide guitar,backing vocals
Rodney O’Quinn – bass guitar, backing vocals
Scott Holt – lead vocals, lead guitar