Eternal Drak
Imprisoned Souls
Dal Canada arrivano gli Eternal Drak band che possiamo ormai annoverare veterana ed esperta essendo questo loro album il settimo della loro carriera ma la fama della band penso sia limitata ai soli patrii confini non essendo la band molto conosciuta nel resto del mondo.
L’album descrive una storia dell’orrore tra thrash, black e death, da come gli spiriti sono stati intrappolati, attraverso diversi aneddoti che i residenti di questo luogo incantato hanno vissuto, ma anche possibili punti di vista degli spiriti che vengono intrappolati.La scena centrale della copertina è rappresentata da una casa di campagna in stile latino-americano del XIX secolo, sulla quale si trova il drago. La casa è il luogo in cui si sono svolte tutte le storie e le attività paranormali e il drago è testimone di tutte queste storie. Nella copertina ci sono piccoli oggetti che rappresentano ciascuna delle canzoni, come una donna con i sandali, la spada di Bolivar e i soldati caduti nella battaglia per l’indipendenza.
Gli Eternal Drak sono stati a lungo una pietra miliare del metal canadese, con sei album pubblicati finora e il settimo “Imprisoned Souls” in uscita il 17 luglio 2024. Il primo singolo estratto da questo atteso album è “Soul Of Hate“, che raccoglie tre decenni di maestria musicale della band metal del Quebec e dimostra ai fan che stanno solo migliorando. Punteggiata da una batteria e da chitarre thrash velocissime, la band commenta così il singolo:
Come gli altri loro album, ” Imprisoned Souls “ è un concept album e in questo la maggior parte dei testi ruota attorno alle esperienze vissute in una vecchia fattoria situata in Colombia dove si trovava un ospedale improvvisato durante una grande battaglia della Guerra d’Indipendenza. Altri testi sono interpretazioni di ciò che gli Eternal Drak credono ci sia dietro queste storie horror o paranormali.
Ispirato da esperienze inquietanti delle loro radici colombiane, l’album tesse una narrazione agghiacciante, invitando gli ascoltatori a scavare nelle profondità della paura, della rabbia e del dolore. È consigliato ai fan di Watain, Kreator e Motorhead.
Stefano Bonelli