ENLDESS LOSS
“TRAVERSING THE MEPHITIC ARTERY”
Dopo un paio di EP/demo e un live, gli australiani Endless Loss si affacciano sul mercato discografico con quello che di fatto è il loro primo studio album, dal titolo “Traversing The Mephitic Artery“.
Il genere da loro proposto, per chi non li conoscesse, oscilla tra un black/death, con venature crust. Come da buona tradizione la produzione del disco è affidata a suoni cupi e soffocati. La registrazione delle voci è stata tenuta volutamente “lontana”, immersa nei meandri più malvagi della musicalità. In tutta onestà devo dire che non sono un amante di queste soluzioni, troppo caotiche ma di fatto questo è il genere. Le nove tracce contenute, otto canzoni più un intro, ci consegnano una band in buono stato di forma. Non ci sono stonature: feroci blast beat, tempi forsennati, riffs ossessivi, e tematiche incentrate su quello che è lo sdegno verso chiesa e cristianesimo.
Gli Endless Loss sono ancorati alla vecchia scuola, a dimostrazione che i bei tempi non sono del tutto dimenticati, anzi, c’è sempre un cuore nero e pulsante che batte forte. Se pensate di trovarvi di fronte a un album versatile, ricco di contaminazione e dinamica, “Traversing The Mephitic Artery” non fa per voi, già all’esordio gli australiani mettono a punto le cose, loro sono questi, prendere o lasciare, da questa scelta ne scaturisce un full lenght omogeneo e interessante. I Black Metallers di certo non potranno sentirsi traditi, i minacciosi ragazzi di Adelaide portano alto il vessillo e non hanno certo intenzione di fermarsi qui. La durata media di ogni singola canzone si attesta sui 3:30, dove la band è decisa a colpire duro, affrontando l’ascoltatore già con le prime note, sorrette da un drumming inesauribile. Tra le mie preferite di certo c’è la title track, complice anche un intro, dove emerge anche il lato più musicale e tecnico del combo australiano.
In alto il nostro saluto.
Trevor