Enemynside
In The Shadows Of Unrest
Nati a Roma nel 1994 come Scapegoat e rinominati Enemynside nel 1999, i quattro romani si sono conquistati nel tempo un posto di rilievo nella scena thrash metal internazionale. Con quattro EP all’attivo e numerosi tour in Italia, Europa e Stati Uniti, hanno condiviso il palco con nomi come Destruction, Behemoth, Tankard, Flotsam and Jetsam, Sabaton, Blaze Bayley e Disremember.In The Shadow of Unrest si apre con l’omonima traccia: un assalto frontale di riff taglienti e batteria martellante. I frequenti cambi di ritmo rendono l’ascolto dinamico e la voce graffiante completa un suono pienamente thrash, ma con un’anima melodica ben presente.
Con Concrete Jungle, il primo singolo, l’aggressività resta alta, ma il focus si sposta sulla voce, più protagonista e incisiva, sostenuta da un groove che resta in testa. Carnal Betrayal rallenta leggermente i toni, aprendo con un arpeggio che lascia intravedere un cambio d’atmosfera. È un brano più controllato, ma sempre compatto e potente, che mostra la capacità della band di dosare energia e melodia.A chiudere, Desolation, un breve intermezzo acustico di quaranta secondi che smorza la tensione e sigilla l’album con un tocco inaspettato.
Nel complesso, In The Shadow of Unrest è un disco diretto, aggressivo e sorprendentemente scorrevole. La componente melodica equilibra la furia thrash senza snaturarla. Un ascolto consigliato a chi ama il genere nella sua forma più autentica ma non rinuncia a un tocco di modernità.
Alessandro Secco