Draconicon
Pestilence
Il 17 novembre uscirà il nuovo album di una band power metal italiana i Draconicon il cui sound è un mix di atmosfere dark e gotiche, frutto del risveglio di un Male Antico, rimasto dimenticato per tanto tempo.
L’album di debutto della band Dark Side of Magic è stato pubblicato tramite Beyond the Storm nel 2021 ed è stato il primo atto dei Draconicon, un’introduzione al loro mondo. Nella primavera del 2023 la band ha firmato con l’etichetta svedese Inner Wound Recordings e ora eccoli con il loro secondo album Pestilence. L’album è il capitolo successivo della storia, uno sguardo al lato più malato dentro ognuno di noi. Instabilità mentale, dolore e tristezza sono i temi principali dei testi, profondamente influenzati dai recenti tempi di pandemia. In questo capitolo, il sound dei Draconicon incontra il caos di Francesco Ferrini dei Fleshgod Apocalypse, che ha scritto tutti gli arrangiamenti orchestrali dell’album, permettendo alla band di fare un nuovo passo nella sua crescita, più oscuro che mai.
Senza dubbio siamo di fronte ad un album di prim’ordine, pesante ed orecchiabile, dove risalta la qualità della produzione. Prima di andare nei meandri dell’album con le sue dieci tracks guardiamo alla formazione del quintetto, i Draconicon sono: Alex Moth (Guitar, Backing Vocals), Grym Hünter (Guitar, Backing Vocals), Simon Borgen (Violin, Backing Vocals), Philip Skrim (Bass) e Arkanfel (Lead Vocals). L’album si apre con Twisted Reflection che ci cattura subito con l’enfasi, la bellezza e la potenza della musica classica inseguita subito da un cantato growl pazzesco alternato ad un cantato scream veramente mozzafiato. Batteria, chitarre basso sono cavalcanti e contornano in modo spettacolare questo brano che presenta già da subito la commistione bellissima e poetica della musica classica e metal annettendo anche una voce femminile. Ottima apertura direi. Heresy continua il cammino oscuro di questo disco e troviamo un’atmosfera gotica che ci incanta attraverso questo sound malinconico, aggressivo che ci fa vagare attraverso un turbinio di emozioni. Amo questo brano. Siamo giunti alla titletrack che si trova al cuore del disco.
Pestilence si caratterizza per dei chitarroni infuocati, delle voci imperiose una maschile ed una femminile che s’intrecciano soavemente. Degno di nota e molto cadenzato è il basso che riesce a spiccare in questo brano molto ricco di sfumature sia di classica che di musica power metal. Non ci stanchiamo di ascoltare questo disco, ma siamo giunti alla conclusione con Under the Weight of Your Sins (n.9) caratterizzata da un sound classico composto da tastiere e violino che accompagnano la voce dolce, graffiata che ci affascina in modo magistrale ed emozionante alla conclusione dell’album con Faust (n.10) la quale possiede un sound catastrofico ed un cantato malvagio alternato ad un cantato power metal pulito e tonante. L’orchestra è meravigliosa e basso, batteria e chitarre sono inarrestabili ed un violino finale “wow”. Questo brano mi ricorda la bellissima musica degli Scandinavi Sonata Artica. Per concludere posso affermare che i nostri Draconicon hanno portato alla luce un ottimo secondo album, non ci resta che aspettare questo 17 novembre con l’uscita ufficiale affinché gli amanti del genere come me possano ascoltare i dieci meravigliosi brani che compongono Pestilence.
DALYLA
Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime.
(Victor Hugo)