Halcyon Hymns
Downes Braide Association (DBA)
Quarto album in studio per il duo Geoff Downes (Yes, Asia) e Chris Braide (The producers), oltre al “Live in England” del 2019, dopo Pictures of You (2012), Suburban Ghosts (2015) e Skyscraper Souls (2017).
Per chi non conoscesse il duo e per predigerirvi sinteticamente un po’ di biografie, facilmente peraltro reperibili nella Ragnatela www, ricordiamo che Geoff Downes, a parte i richiami senza obbligo di pres…entazione (SOP, come per alcuni farmaci da banco) a Yes e Asia, sarebbe colui il quale nel 1979 rimase in cima alle classifiche mondiali, assieme a Trevor Horn al basso e voce, nel duo The Buggles con la mitica Video killed the radio Star.
Chris Braide, cantautore e pianista, ha invece scritto e prodotto musica per colonne sonore di film lavorando a contatto stretto con artisti del calibro di Hans Zimmer e Marc Almond, solo per citarne alcuni di una troppo lunga lista, oltre che fondare i The Producers assieme a Trevor Horn e Stephen Lipson.Si potrebbe anche dire che il duo propone ancora una volta un’opera dai suoni melodici, a tratti delicati e fatta di semplicità compositiva. Ma questa sarebbe solo una facile descrizione superficiale. Troppo semplice.
In realtà, oltre all’artwork di Roger Dean, proprio colui che abbiamo già ammirato come autore degli artwork di Yes e Asia, Halcyon Hymns non ha tanto di questi ultimi, tranne forse che per alcune componenti più soft. E difficile inquadrare questo lavoro o comprimerlo in definizioni come melodic-prog, o pop rock o ancora psichedelic qualcheccosa. Spesso definire qualcosa significa proprio ingabbiarla e se queste tracce comunicano qualcosa di immediato all’ascolto è proprio il desiderio di libertà o, se vogliamo, normalità. Forse non è a caso la scelta, nel front dell’artwork, del volatile.Nel complesso Halcyon Hymns risulta quindi un lavoro pervaso di nostalgie, bucolico quasi come rappresentasse la colonna sonora di una passeggiata nella Natura. Riflessivo e maturo, quasi a far bandiera del fatto che non voglia pretendere altro che essere ascoltato sommessamente e senza far rumore.
Veri e propri alfieri di tutto questo sono le tracce King of the sunset, Holding the heavens e Remembrance. Le sonorità e gli strumenti utilizzati sono naturalmente in linea con il messaggio proposto. Suoni delicati e magistralmente utilizzati da indubbi ed esperti professionisti fanno da supporto a parti vocali sapientemente dotate di effetti, cori e impreziositi dalla voce narrante, a tratti, di Barney Ashton Bullock.Manca forse tra le tracce un pezzo che sia capace di spiccare con decisione, come una gemma che coroni questo lavoro, dove magari il duo possa osare qualcosa di più tecnicamente, ma l’omogeneità di atmosfere lungo tutto Halcyon Hymns è probabilmente voluto.
Non aspettatevi dunque, se già conoscete Chris Braide e Geoff Downes tramite il loro glorioso passato artistico, di trovare in Halcyon Hymns una continuazione di quel passato, ma piuttosto un caleidoscopio di sfumature di relax per le orecchie.
M.Romeo
Magical Thinker Records
www.facebook.com/downesbraide
Love among the ruins
King of the sunset
Your heart will find the way
Holding the heavens
Beachcombers
Warm summer sun
Today
Hymn to darkness
She’ll be riding horses
10-Late summer
-Remembrance
-Epilogue
Chris Braide – Lead Vocals
Geoff Downes – Keyboards, Vocals
Dave Bainbridge – Guitars
Andy Hodge – Bass
Ash Soan – Drums
Marc Almond (Soft Cell)
David Longdon (Big Big Train)
Barney Ashton-Bullock (Narrating Voice)
Joe Catcheside, Elijah Braide, Sascha Braide – Backing Vocals