DIMITRY

The Revolution Of Evolution

Demetrio Scopelliti è in giro da moltissimi anni, prima militando in varie realtà dell’underground metal italiano, ma da tempo preferisce concentrarsi sul suo progetto solista Dimitry, e con questo ha realizzato il suo sesto album in carriera, questo “The Revolution Of Evolution”, che prosegue il discorso molto personale di hard rock e metal moderno/sperimentale che Scopelliti porta avanti praticamente dal primo album, ma che man mano si è arricchito di sfumature sempre più particolari. Un brano come “Singularity” stupisce per la complessità della composizione, per una prova da parte di tutti gli strumenti impeccabile, compreso il basso che si ritaglia interessanti spiragli.

Per il resto del disco abbiamo un Demetrio Scopelliti incontenibile nello sciorinare assoli incredibili, ma non lascia la sezione ritmica priva di spunti di interesse. Se la batteria appare un po’ piatta, l’uso di varie accordature e chitarre ad otto corde riesce ad enfatizzare il lato più groovy del disco e tutti i pezzi beneficiano di questo approccio. E’ per questo che è difficile scegliere brani migliori o meno, perchè personalmente vedo questo album come quasi una traccia unica. Stupisce certamente ancora la complessità e l’atmosfera cangiante di una “Your End My Beginning, così come l’atmosfera quasi futuristica, arricchita con tanto di synth di “Endlines“, ma ripeto che tutto l’album vale il prezzo del biglietto e va assaporato per intero, perchè ogni pezzo sembra il proseguimento del precedente, e anche la seconda parte dell’album non è da meno, con la sola “La Macchina Di Kadavus” che appare più melodica rispetto alla media del disco e che ci fa assaporare il progressive in una visione molto particolare.

Ancora una volta questo musicista italo/norvegese è riuscito a sfornare un disco di valore, come lo era stato anche il precedente “V”, sapendo unire la tradizione classica del metal a tema chitarristico con con le nuove tendenze musicali della musica pesante. Gran bel disco, consigliato a chi ama il progressive metal soprattutto, con ampi spazi di melodia e raffinatezza, oltre che di potenza.

Drakul 218

TRACK LIST

UnderCurrent
Singularity
In The Air
Your End My Beginning
Endlines
Elan Vital
La Macchina Di Kadavus
Pulse
Magnolia Ave
X

LINEUP:
Demetrio “Dimitry” Scopelliti – Everything