DI’AUL

Abracamacabra

Questo nuovo lavoro dei Di’Aul intriso di un alone fuligginoso e misterioso tanto che pare strano che la band provenga  da Pavia  nelle vicinanze del Po,ma si sa  che nelle rive del fiume l’atmosfera è intrisa  di nebbia e foschia che confonde i linea menti e non permette  di distinguere le figura che ci si stagliano davanti ,in un’ambientazione stile “Silent Hill”.

”Abracamacabra” quinto  disco  dei milanesi è un connubio micidiale  fatto di doom e stoner una sorta di suono ancestrale che ci riconduce inevitabilmente alle cose primordiali dei Black Sabbath e di tutti quei gruppi che hanno  scritto pagine indelebili nelle mente nei cuori dei metallari più oscuri e band come Black widow Trouble e Candlemass stanno qui a testimoniare  quanto lasciato ai posteri di noi mortali. Registrato in presa diretta i DiAul ci consegnano un lavoro potente e distruttivo,un suono che non lascia adito a dubbio alcuno, intransigente ed irriducibilmente scuro ed asfittico sin dal titolo che assomiglia moltissimo a Abracadabra ma che pur contenendo i connotati magici ne aggiunge nell’intento l’aspetto più buio e dissacratorio.

Il disco si compone di sette tracce  di cui  forse la più rappresentativa è “La notte di Valpurga” un evento antico che si celebrava nel medio evo soprattutto in Germania e Svezia era una sorta di rito propiziatorio streghe e stregoni uscivano dai loro rifugi per danzare e cantare intorno ai  fuochi come in una sorta di sabba.

Le sette tracce si equivalgono tra di loro e per questo motivo il disco non conosce caduta di sorta e quella tensione oscura voluta dalla band si mantiene integra per tutto il disco creando un’atmosfera suggestiva ed oscura merito anche di una produzione mirata ad ottenere questi ruvidi e polverosi.

Sembra quasi che la band ci voglia far intraprendere una sorta di cammino verso il regno di Caronte lasciando comunque fortunatamente uno spiraglio verso la fine del disco che si chiude con quello che è il brano   più del disco ovvero “Time of no return” con i suoi quasi nove minuti di durata assume connotazione da suite.

Ma non è l’unico che incontriamo perché anche la title track ha questi connotati. Se vi mancano le atmosfere darkeggiante che band  come solo i Black sabbath dell’era Ozzy  sapevano creare i Di’Aul sapranno compensare questa mancanza alla grande .

Non lasciatevi prendere dall’oscurità siate pronti  prima di iniziare l’ascolto.

Stefano Bonelli  

MooDDoom Records
www.facebook.com/DIAUL111

Thou Crawl
This Quiet
Abracamacabra
De Profundis
The Losers’ River
La Notte di Valpurga
Time Of No Return

MoMo – Cosimo Amelio Cinieri –vocals
Lele – Daniele Mella – guitar
Rex – Andrea Ornigotti – drums
Jeremy – Carlo Tomaiuolo –bass