Demon

Night Of The Demon

Eccoci qui di nuovo alle prese con questa forse troppo dimenticata rubrica in cui però crediamo molto, per la sua utilità informative e per farvi conoscere band che altrimenti rimarrebbero sepolte nella polvere del tempo.

I Demon sono uno di quei gruppi che mai hanno spopolato forse per colpa del nome che portano,(ma anche probabilmente per il fatto che erano legati ad una mitica etichetta la Carrere che più di tanto non ha potuto supportare ma che nel roster aveva band come i  Saxon diventati poi famosi) ma che hanno saputo negli anni crearsi un seguito da cult band.Scaturiti dalla scena della NWOBHM,non hanno mai avuto quel successo che si sperava ,forse per il loro atteggiamento quasi scostante rispetto a band conterranee come i connazionali Ironmaiden e Saxon molto più vicini a gruppi come i Samson che non alle citate band.

Questo aspetto della musica non è facile da codificare e quando accade non permette alle di decollare come vorrebbero.E quindi circondati da questa aura eclettica hanno tuttavia saputo scrivere alcune dischi che sono diventati delle pietre miliari come appunto questo d’esordio che stiamo analizzando, oppure”The Plague” e  “British standard approved”.Il disco che stiamo analizzando fece comunque un certo rumore quando uscì e fin dall’intro dell’album, si respira un aria orrifica assolutamente degna di nota e sfido chiunque a mettere questo brano al buio e soprattutto da soli e ditemi se per caso non vi siete cacati sotto dalla fifa.Atmosfera che poi viene spazzata via dall’immenso riff di Mal Spooner della title track,ma il disco contiene altre canzoni davvero efficaci come ad esempio One Helluva night dal grande piglio commerciale e sono più che convinto che i Demon abbiano in un certo senso anticipato i tempi e che se fossero usciti ai giorni nostri, avrebbero sicuramente fatto sfaceli a livello mondiale. Eppure loro sono tra le band che più hanno contribuito al successo della scena inglese che chissà ha portato al successo vero le band che tutti conosciamo ed amiamo.

Certo è che anche i Demon hanno pagato un duro prezzo con con la prematura scomparsa di Mal Spooner ed i numerosi cambi di formazione che non hanno permesso alla di avere la continuità necessaria che forse avrebbe tributato una sorte ben diversa da quella attuale,ma spesso le grandi band si riconoscono non appena i loro riff risonano nelle casse dei nostri stereo e questo già è un successo .

Stefano Bonelli

Full Moon
Night Of The Demon
Into The Nightmare
Father Of Time
Decisions
Liar
Big Love
Ride The Wind
Fool To Play The Hard Way
One Helluva Night
Wild Woman
On The Road Again
Liar (Original Recording)
Night Of The Demon (Remix)

Dave Hill – Vocals
Mal Spooner – Guitars
Les Hunt – Guitars
Clive Cook – Bass
John Wright – Drums