Demagò

Anime Nella Pioggia

é importante seguire le proprie aspirazioni ambizioni e sogni senza perdere di vista  mai l’obiettivo  che ci siamo prefissati. Questo può succedere  seguendo e portando avanti le proprie  scelte e convinzioni evitando di farci deviare dalla strada maestra con lusinghe che ci possano tentare. Questo in soldoni è il nuovo disco  dei Demagò band umbra di Città di Castello che arriva al suo secondo lavoro licenziato per l’ormai consueta  (R)esisto con la produzione artistica di Massaga produzioni di Michele Guberti deus es machina di tutta una serie  di band e di relative  produzioni atte a promuovere e divulgare una scena alternativa sempre qualitativamente alta. Dobbiamo  senza dubbio a loro se abbiamo la possibilità di ascoltare band come i Demagò oppure La Collera Matrioska social club etcetc è una scena alternative interessante  quella che da  un po’ di tempo  mi trovo a scandagliare.
IL nuovo disco dei Demagò non è da meno avendo  al suo arco molte  frecce da poter scoccare, che sono le canzoni mai banali  gli arrangiamenti  che le arricchiscono , ed i testi che raccontano l’evolversi di emozioni vissute.

Musicalmente siamo di fronte ad una band matura che ci racconta le proprie influenze che vanno da Ligabue  alle Vibrazioni (nonchè qualche affinità Bennattiana sopratutto nella voce  del cantante) che pur essendo la parte più commerciale dell’alternative rock o indie che dir si voglia sono comunque una band che porta in alto questa bandiera. Il fulcro della band sono le chitarre della coppia Dadi/Martinelli, che hanno un suono tagliente che ti sferza  i timpani anche il resto ella band però non da meno Emanuele Bruschi si dimostra ottimo performer coadiuvato perfettamente dalla batteria di Marco Signorelli.

Quello che ne esce  fuori è un sound diretto che ti arriva subito ed anche se  le ritmiche  non so così veloci le canzoni sono divertenti seppur appoggiate dalla seriosità dei testi. La title track ad esempio inizia  in sordina per poi esplodere con un guitar sound coinvolgente, c’è spazio anche per un po’ di romanticismo per una ballad  molto bella ed emozionale sognante ed immaginifica con reminiscenza peterpaniane, Il giardino che non c’è è come citare la famosa  isola.Con un bel riff rock ti sobbalzare dalla poltrona Ossa di sabbia trovo che abbia un rifferama molto particolare.
Ma in genere è tutto il disco che ci fa addentrare in un mondo onirico che ci permette di staccare la spina dai dolori del mondo, un disco ben fatto e ben suonato dove i Demagò si confermano con questo secondo  disco un ottima ed interessantissima band.

Stefano Bonelli           

Anime Nella Pioggia
Primo Trucco
Agata Blu
Radio Redenti
Specchio dei Nostri Occhi
Vivi Si Muore
Ossa Di Sabbia
Cieli di Plastica

Carlo Dadi – chitarra
Moreno Martinelli – chitarra
Emanuele Bruschi – voce
Marco Signorelli – batteria