De Profundis
The Gospel of riot
Gli inglesi De Profundis giungono alla loro ennesima fatica pubblicando per ImperativePR questo Ep composto da 4 pezzi per un totale di poco più di 15 minuti.Il death old school dei De Profundis è sempre stato influenzato negli anni da elementi sempre differenti,album dopo album;prog,gothic ed alcuni elementi black metal hanno sempre accompagnato ognuno dei loro albums delineandone un profilo mai definitivo ed in continua evoluzione.Ovviamente anche il loro sound ha subìto delle modifiche e dei miglioramenti,dovuti anche e soprattutto dai cambi di line up che oggi sembra aver trovato una formula stabile e compatta, con un italiano alla voce (Stefano Bassi) che a mio modo di sentire risulta il migliore di tutti i precedenti davanti al microfono.I 3 pezzi che ascolterete (il quarto è la cover di “Substraction” dei Sepultura,tra l’altro eseguita in modo più che esemplare),sono il biglietto da visita della nuova veste della band,tre pezzi uno più bello dell’altro,veloci,potenti e stilisticamente quadrati;rispetto al passato,i De Profundis di oggi risultano più compatti ed il loro death metal,questa volta,vince e convince su tutti i fronti.
La produzione è ottima ed il grado di coinvolgimento delle musiche è alto, appena cliccato “Play” è stato uno scapocciamento senza interruzioni,”I Corruption“,”II Deception” e “III Indoctrination” sono i tre “capitoli” di questo Ep,tre pezzi composti alla grande,tre mazzate fatte di ritmiche serrate e potenti perfettamente adattate ad un lavoro di batteria superlativo e poi c’è lui,il grande “Stefanone” un leone da guerra che ricorda molto un certo Glenn Benton che conosciamo bene,con una personalità tutta sua ed un growl potente e profondo (spesso supportato da una seconda linea vocale in scream,come da manuale bentoniano).I 15 minuti di questo Ep scorrono via talmente veloci da farteli sembrare un terzo quindi resta d’obbligo il secondo ascolto(almeno) e vi assicuro che non basterà,il livello di energia sprigionato dagli inglesi è veramente invidiabile e secondo me danno il massimo in “II Deception“,con questa sua ritmica fantastica in tupa tupa che ti apre in due e le chitarre,spesso plettartissime,che fanno un lavoro della madonna con tanto di assoli fatti benissimo.Veramente gran bel pezzo come d’altronde lo è anche la cover che hanno scelto di includere in questa release ovvero “Substraction” dei grandi Sepultura (prima era ovviamente),cover perfettamente integrata nel contesto,sembra quasi un loro pezzo,un quarto capitolo che sottolinea ampiamente il buon stato di ispirazione della band,quasi più bella dell’originale!!
Sono del parere che se questa release dovesse rappresentare la nuova veste definitiva dei De Profundis,saremmo di fronte ad una gran riuscita,un ritorno inaspettato quanto sbalorditivo che lascia presagire che questa band ha tutte le carte in regola per tornare a far parlare di se e oltre.Ottimo lavoro,
Enjoy!!
Giuseppe Musso