David Gilmour

Live At The Circus Maximus

Ci sono concerti che diventano “eventi”, altri che diventano “memoria collettiva”.Il live di David Gilmour al Circo Massimo appartiene certamente alla seconda categoria.Un luogo carico di storia, una produzione scenica raffinata ma mai invadente, un artista che ha fatto dell’eleganza sonora un marchio indelebile, l’incontro di questi tre elementi crea uno spettacolo che non è solo musica, ma esperienza emotiva totale.David Gilmour, in fase matura della sua carriera, porta sul palco una serenità artistica che si traduce in una performance piena, ispirata, profondamente comunicativa.Niente frenesia. Niente virtuosismi gratuiti.Solo la sua chitarra che canta e un pubblico che ascolta, rapito.Il concerto si apre con “5 A.M.”, un’apertura sussurrata e poetica dove la chitarra, calda e ispirata di Gilmour, scivola tra i pad delle tastiere.Il pubblico entra in una dimensione contemplativa,è un invito alla calma, un preludio quasi cinematografico.

Con la successiva “Rattle That Lock” il ritmo cresce e lo show prende vita.La band è precisa, compatta;sua maestà Gilmour alterna voce controllata e fraseggio chitarristico elegante.Dal vivo il brano acquista grinta,più rock, meno pop rispetto alla versione in studio.Uno dei momenti più intimi è certamente “Faces of Stone”,la canzone dedicata alla madre che trasuda malinconia.Il mandolino e le tastiere creano un tappeto nostalgico, mentre Gilmour canta con rara delicatezza.Il pubblico resta in silenzio: atmosfera sacra.Alle prime note di “Wish You Were Here” il Circo Massimo si trasforma in un grande coro.La parte acustica iniziale è una carezza; l’assolo centrale una scarica emotiva controllata.

Il sigillo finale del concerto è a mio aviso il momento emotivamente più alto dell’intero show ed è affidato a “Comfortably Numb”Uno degli assoli più famosi della storia, eseguito con intensità, controllo e una maturità emotiva che rende ogni nota un colpo al cuore.Il pubblico esplode in un’ovazione interminabile.
Un concerto monumentale, uno degli apici live degli ultimi 20 anni per gli amanti di Pink Floyd e della chitarra rock.
Un’esperienza che unisce poesia, potenza, tecnica e umanità.

Lubranomic

TRACKLIST:

CD 1

5 A.M.
Black Cat
Luck and Strange
Breathe (In The Air)
Time
Fat Old Sun
Marooned
A Single Spark
Wish You Were Here
Vita Brevis
Between Two Points – with Romany Gilmour
High Hopes

CD 2

Sorrow
The Piper’s Call
A Great Day For Freedom
In Any Tongue
The Great Gig In The Sky
A Boat Lies Waiting
Coming Back To Life
Dark and Velvet Nights
Sings
Scattered
Comfortably Numb (Encore)

LINEUP:

David Gilmour – guitar/vocals
Adam Betts – drums/percussions
Romany Gilmour – harp/vocals/percussions
Louis Marshall – vocals/piano/percuyssions
Greg Philinganes – keyboards/piano/vocals
Guy Pratt – bass/double/bass/vocals
Charley Webb – vocals/guitar/ukulele/percussions
Hattie Webb – vocals/harp/percussions
Ben Worsley – guitar/vocals