Daniele Mammarella
Wild Universe
Dopo svariati singoli e tre album è il momento per Daniele Mammarella di presentarci il suo nuovo album che ha intitolato Wild Universe, un disco totalmente acustico che si fa ascoltare con grande piacere io il disco l’ho apprezzato molto anche perché lui è un chitarrista davvero molto bravo e si sente che quando approccia la sua chitarra quello che fa lo fa con passione vera ed una gioia ascoltarlo.Poi se debbo fare un confronto con un altro strumento in paragone con la chitarra è il pianoforte il re degli strumenti acustici ma che a volte può essere tremendamente noioso da ascoltare.Il disco si compone di dodici tracce che si ascoltano con grande facilità soprattutto per il fatto hanno tutte una breve durata e poi per come sono scritte e suonate da Daniele con grande maestria e con un bagaglio tecnico compositivo notevole .Nella durata del disco Daniele mette in mostra tutto il suo bagaglio musicale molto esteso, con il quale suona diversi generi quali il folk il country il rock e perfino atmosfere celtiche come nel caso di “Sky River” ma in tutti i pezzi si respira una certa allegria e sin dal brano d’apertura (unico cantato) abbiamo modo di immergerci in questa atmosfera che percorre tutto l’album.
In Moonlight West ho avuto l’impressione che il nostro Daniele volesse citare Greg Lake con From The beginning perché dopo la schitarrata iniziale ha preso la stessa nota iniziale di quel brano oppure il suono della chitarra è talmente simile che per un attimo ho avuto questa impressione anche perché poi una sola nota non fa ne una plagio ne una cover. A tal punto posso cominciare a pensare che canzone come la sopracitata e le canzoni acusticheDei Led Zeppelin (soprattutto quelle del terzo album) siano una grossa influenza per il chitarrista abruzzese.
Tra l’altro possiede diverse tecniche che esegue in maniera invidiabile che sceglie a seconda del brano o a volte le usa nello stesso, che sono il fingerpicking e la chitarra percussiva si ascolti”Windy pt2” . In Wild Universe Daniele Mammarella ha invitato alcuni musicisti per delle featuring una la troviamo in Silent Field al quale partecipa con il suo violino Mario Sethi e con il violino accoppiato alla chitarra è subito country western uno dei pezzi più allegri del disco , ed un altra featuring la troviamo invece nel brano The meadow dove ha suonato uno strumento greco ovvero il Bouzuki mentre Reinis Jaunais ha suonato la chitarra acustica nel brano “SkyRiver”
Insomma un disco questo di Daniele Mammarella che arricchisce la sua carriera musicale al quale voglio porre un sincero ringraziamento per la sua musica che ci regala momenti di pura emozione e gioia di vivere.
Stefano Bonelli