Psycles

Da Edmond in Canada la grindcore band Culled pubblica il suo EP dal titolo “Psycles” in uscita il 26 Luglio per la Horror Pain Gore Death Productions.Dopo il primo Ep del 2018 dal titolo Thin the Herd, Fail to Learn,  il gruppo si ripresenta con questo breve assalto musicale per rimarcare la loro presenza decisa nella scena.Culled non possono essere definiti semplicemente una band grindcore, perché la loro  proposta esplora altri mondi più o meno vicini, a partire dallo sludge e dal death metal, fino ad arrivare ad influenze doom.Le tematiche del gruppo riguardano un’ attiva protesta politica e sociale trasmessa violentemente in musica tra le note dei propri brani.In questo EP la ribellione si scaglia contro il patriarcato, contro l’essere sempre al servizio dei potenti e il sottostare alle loro regole, solamente per aver avuto il privilegio di nascere dalla parte giusta.Una violenza feroce che trasuda odio e opposizione con ritmi forsennati e accelerazioni schiaccianti, ma anche momenti più lenti e cadenzati dal sapore doom.Le parti rallentate che troviamo in apertura con The Trauma Of History e in chiusura del disco con  Excision, sembrano porre un momento di riflessione nella mente dell’ascoltatore, prima di scatenare la violenza e la potenza che restano comunque il punto fondamentale dell’intera proposta.

I brani agli estremi del dico sono anche i più lunghi e complessi, dove anche il cantato viene sostituito da una voce narrante, che ha l’obiettivo di guidarti nel lento incedere iniziale, come a preparare e rendere consapevole l’ascoltatore prima della successiva ondata di violenza.Un disco che suona molto bene nonostante la ruvidità del genere, la pulizia e la scelta di introdurre momenti riflessivi, sembrano un tentativo di entrare dentro alle persone per spingerle a reagire, a combattere per  ribellarsi al disagio sociale e politico che attanaglia il mondo.Grande capacità di far passare una forte componente aggressivo-emozionale all’ascoltatore in così poco tempo.Circa 20 minuti di follia ragionata, di consapevole lotta espressa in musica.Con l’ascolto di questo disco si è davanti ad un’ esperienza senza compromessi, che sa emozionare e caricare il sentimento di ribellione sonnecchiante dentro l’essere umano.

Daniele Giudici