Cryptopsy

An Insatiable Violence

Ennesima dimostrazione di brutalità da parte di questa leggendaria brutal/technical death metal band canadese, che dopo aver attraversato un periodo non proprio felice attorno al 2010, è ritornata a convincere già col disco eponimo del 2012, e soprattutto nel 2023 con “As Gomorrah Burns, album che ha sanciva il pieno ritorno alle sonorità degli origini, pur mantenendo quel tratto di modernità che la band aveva immesso nella propria proposta una quindicina di anni fa.Questo nuovo album è ancora più classicamente death metal rispetto al predecessore, ma sempre contando la propensione alla modernità e alla progressione che caratterizza la creatura dello straordinario batterista Flo Mounier. Proprio lui detta le regole di un disco schizoide, deflagrante, tecnico fino allo sfinimento. Un album come questo “An Insatiable Violence” cerca di condensare in poco più di mezz’ora quello che il technical death metal deve essere, ma sconfina spesso anche nel deathcore quando si lascia andare a stacchi pesanti, ma anche grindcore, con tanto di voci urlate e/o in streaming che ricordano quanto fatto dal buon Mark “Barney” Greenway nella sua carriera, soprattutto a partire dagli anni Novanta, quando la sua ugola si è evoluta decisamente verso qualcosa di realmente estremo, a partire dal caposaldo “Utopia Banished“.

La prestazione generale di questa band è quindi realmente incredibile e senza compromessi, un urlo contro il mainstream e una dichiarazione di supremazia in questo genere. Anche la line up ormai da qualche anno è stabile e forse questo è il disco che meglio rappresenta questa coesione ritrovata da parte dei Cryptopsy.
Certo, non tutti potranno apprezzare l’estremismo sonoro messo in atto da questi matti della musica estrema, ma chi ama il death metal più brutale e tecnico, qui potrà trovare tanta di quella carne al fuoco da potersene cibare per una decina d’anni!

Drakul 218