Comunicato Stampa ’

Si stava meglio quando si stava metal’ Podcast

”SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA METAL” PODCAST

Tutto quello che avreste voluto sapere ma non avete mai osato chiedere su: vecchi dinosauri metal, comunicazione giovane, metallo triste, metal nella cultura mainstream, il senso profondo del brutalgore e dell’harsh noise, metallo da ridere, pop metal, come gestire una label e non affogare nei debiti, le idiosincrasie dei compratori seriali di dischi, libri metal, film finto-metal, fauna da concerto, le sopra/sottovalutate band dell’andergraun italiano…

Questi, ma anche molti altri, sono i temi delle puntate di “Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal”, podcast indipendente a cadenza quasi settimanale creato, prodotto e condotto da Viking (Stefano Lolli) e Benzo (Denis Bonetti). Un format che parla sostanzialmente di heavy metal e dintorni, ma che in fondo è solo un pretesto per espandere la discussione a 360° su qualsivoglia argomento possibile; di contro, ogni argomento possibile è a sua volta un pretesto per parlare di heavy metal. E dintorni.

I nostri non sono soli, ma talvolta accerchiati da ospiti più o meno illustri o improbabili: dai musicisti (Selvans, Game Over, Frozen Crown…) ai grafici (Luca Zironi), ai produttori, ai promoter, ai discografici (Everlasting Spew, Masked Dead) e agli scribacchini di settore (Francesco Ceccamea, Giovanni Loria, Manuel Fiorelli).

La peculiarità della trasmissione è il tono: se vi dicono qualcosa le discussioni su quale sia il miglior disco dei Kreator in autostrada verso un concerto o le classifiche dei migliori pezzi raw black metal dopo la quarta birra sulle collinette di un festival estivo, vi sentirete davvero a casa. Lontani dal leggere biografie e  liner notes dei dischi, Viking e Benzo cercano di creare un modo alternativo, trasversale, originale (ma anche molto reale) di discutere di metallo, una sorta di “pensiero laterale” che sovverte gli schemi tradizionali delle trasmissioni sull’heavy metal sinora conosciute. Non ci sono limiti, c’è tanta ironia e autoironia, la leggerezza si alterna alla serietà e al netto dei gusti, c’è assoluta indipendenza e libertà di pensiero.

Ogni puntata viene diffusa sul web in streaming, sia dal sito ufficiale che su Spotify e le usuali piattaforme di podcasting. La cadenza è (quasi) settimanale, al netto di lavori, imprevisti e vite reali.“Si stava meglio quando si stava metal” insomma è un modo piacevole e diverso di intrattenersi, magari ascoltando le puntate in macchina, sul treno, sull’autobus. Alla fine, la domanda è soltanto una: Si stava meglio quando si stava metal? Ai metalloni largo sentenza.