Claudio Milano’s End Friends (La Bobina di Tesla)

Manifestazioni

Sono quasi stufo di arrivare in ritardo nella conoscenza di artisti dei quali prima non ne conoscevo l’esistenza si perché mi capita sempre più di sovente che arriva in redazione un disco di un artista che poi scopro  essere un veterano della scena musicale questo lo dico in senso generale ok.

L’occasione per conoscere un ennesimo artista mi viene data dalla Music Force con il nuovo lavoro di Claudio Milano musicista dal lungo corso avendo ormai pubblicato ben 16 album e questo che recencisco è il nuovo intitolato Manifestazioni per il gruppo Claudio Milano and friends (La bobina di Tesla). Del  quale è bene nota la diatriba con l’altro inventore italiano Antonio Meucci per la paternità dell’invenzione del telefono.  (La bobina di Tesla è un trasformatore risonante ad alta tensione inventato da Nikola Tesla. È in grado di generare fulmini del tutto simili a quelli di origine atmosferica, anche se di entità ridotta).

Forse non a caso il progetto di Claudio Milano si chiama la Bobina di Tesla, ascoltando le sue composizioni possiamo paragonarle come dei fulmini a bassa intensità dico questo perché nel disco sono presenti brani brevi e brani più lunghi quelli brevi ti arrivano come dei fulmini che ti lasciano li stecchito ma soprattutto perché non ti aspetti quello che ascolterai. Sebbene il fulmine per natura arrivi con uno schema in questo disco tutto è realizzato in modo che tutto sembri essere generato dal caos che in questo caso è un caos indicativamente guidato, si perché in questo caso questo caos è libero scevro da schemi e completamente libero da limiti da qualsiasi legame “artistico” ispirazione in piena libertà in soldoni che si dipana in un doppio cd.

Questo disco è pieno di collaborazioni illustri, tra le quali annovera la partecipazione di Paolo Tofani Ares Tavolazzi Walter Calloni già noti negli Area di Demetrio Stratos e del quale Claudio Milano sugge a piene mani l’essenza con sperimentazioni estreme.
Un artista Claudio Milano che sembra provenire da un altro spazio ed un altro tempo che irrompe come un fulmine a ciel sereno in questo mare di squallore assoluto che dona finalmente purezza artistica senza limiti.

Sebbene il disco richieda  un attenzione particolare all’ascolto, potremo ascoltare  composizioni molto diverse tra loro , divise tra sperimentazioni vocali tout court e proposizioni di musiche medievali  e folkloristiche eseguite con strumenti antichi  come ad esempio le zampogne che si possono ascoltare in alcuni brani. Uno di questi è Incontro (medley); dove la voce  e gli strumenti si fondono creando un unicum tra  le possibilità vocali di Claudio  vengono sciorinate e calibrate in un perfetto controllo  dell’emissione diaframmatica. Un disco che nasce dall’improvvisazione del momento durante il concerto e nel primo cd Nel brano Per causa nostra ad un certo punto nel marasma generale viene citata Shadows dei mitici Apache.

In conclusione Manifestazioni come detto è un disco non classificabile che esula da una qualsivoglia manipolazione commerciale e richiede una maggiore  attenzione vedrete che ne uscirete arricchiti.

Stefano Bonelli         

Per causa – nostra
Dite
Che il piacere è peccato?
E se aprissi quella porta?
Conta chi tenta!
Amanti in guerra
Secca in festa
Gallia#4
Cerniere
Aghe aghe benedete
Nostro padre ci aspetta – A Claudio Rocchi
Madre pagana
Per causa – nostra – II
ncontro – Medley
Cramars Marochins PT II
Surabaya Johnny
Il serpente e il bastone
Nella torre delle aquile
Da La leggenda di Zlatarog: Identità/Claps
Pan’s pot
SenseNonSex – Vocal Workshow