Chronosynthesis
live@Defrag 01/06/2925
Articolo a cura di Fabio Berserk Podeschi
– ANYWHERE IN TIME-
“In sostanza, Crono in mitologia simboleggia il tempo che scorre, il tempo che passa, il tempo che distrugge. La sua figura è spesso legata all’idea del tempo come un fiume inarrestabile, che porta via tutto, come il mito in cui divora i propri figli. Questo simbolismo evidenzia la natura distruttiva e inarrestabile del tempo cronologico, che continua a fluire indipendentemente dalle azioni umane, sottolineando la sua capacità di mettere in serie gli eventi nel tempo.
Per i greci, Chronos (dal greco antico χρόνος) era un tempo empirico e in continuo movimento, un tempo lineare, misurabile e sequenziale. A differenza di Kairos (dal greco antico καιρός), che rappresenta il momento giusto, l’opportunità unica, un tempo qualitativo e soggettivo, Chronos è il tempo quantitativo, la durata, lo scorrere delle ore”.
Dopo questa intro dedicata allo scorrere del tempo che ben si addice alla band portante della serata rivelazione Italiana con alla voce Moreno San Germano già cantante e mentore dei Ghost On Mars ci accingiamo a vederlo in una veste più epico viking in questa band che si è rivelata una vera sorpresa oltre al fatto che questa sera oltre alla musica si è esibita anche la solidarietà e la fratellanza contro la violenza in generis soprattutto verso le donne in quanto nella serata era presente l’associazione cooperativa sociale BEFREE nata nel febbraio del 2007 contro tratta, violenza e discriminazioni queste tematiche sono analizzate e affrontate in tutti i loro aspetti e complessità nel contesto del sistema culturale, legale ed etico che genera e le rafforza. Si ringrazia inoltre il locale Defrag nella figura di Jorge boss di Altamira Events per aver potuto partecipare all’evento oltre che il locale si sta dimostrando passando il tempo in una nuova realtà di spettacoli underground e non. Ma veniamo a noi partirò dalla seconda band in quanto per mia scelta personale non recensisco il primo gruppo i Whisperz per motivi personali che non stò a spiegare infatti volevo slittare per la serata del Metropolis dove c’erano I Dogs D’amour ma per motivi logistici e soprattutto per visionare di persona i Chronosyntesis ho scelto questa serata facendo una scelta di cui non mi sono pentito.
AETHERNA
Come seconda band si presentano sul palco gli Aetherna band heavy/gothic/metal proveniente dalla capitale, attiva dal 2015 con due singoli un album del 2019 ed uno in uscita di cui sono stati presentati due nuovi brani Sounds From Nowhere versione 2025 e Inside Demon Flight proveniente dal loro nuovo album in uscita, oltre all’innesto della nuova talentuosa cantante Tamara Secci dalla Sardegna con furore, che fa ingresso nella band per sostituire Marianna Manzi. La band è potente, non c’è un genere ben definito spazia parecchio i suoni sono parecchio più maturi e incisivi che nel passato del loro vecchio album del 2019 e sicuramente più elaborati le chitarre in primis plauso al lavoro di Vincenzo Zappatore e Vittorio Flumeri c’è molta armonia tra loro.
Non ci sono molte persone nel locale, noi siamo l’unica rivista presente questa sera anche se ci accorgiamo che c’è qualcosa, ci sono le basi intrattengono il pubblico, infatti coinvolgono anche le persone presenti soprattutto la singer la nuova cantante Tamara, molto simpatica e cordiale si presenta bene sul palco ha presenza e stile nel porsi, anche se ancora un pò acerba nella voce, ma sicuramente da quello che ho potuto sentire in sede live che alla fine è sempre la prova del nove, migliore della precedente collega in quanto ha un incipit più incisivo. Brano che mi ha colpito molto proprio il nuovo parto in casa Inside Demon Flight per il resto deve migliorare un pochino con l’Inglese cantato ma sono cose tutte risolvibili con il tempo e la costanza, per il resto band più che gradevole. Per me promossi.
-SETLIST-
Event Horizon
Lord Of The Sin
Overdream
Sounds From Nowhere 2025
Inside Demon Flight (New Song)
-MEMBERS-
Marco di Marco – bass
Vincenzo Zappatore – guitars(led)
Vittorio Flumeri – guitars (rhythm)
Giovanni Del Giudice – drums
Tamara Secci – vocals
CHRONOSYNTHEIS
E’ il momento della band portante i padroni di casa i Chronosynthesis anche loro provenienti dalla capitale. Come in una pellicola epica apre lo show un intro di tastiere e synth che ricorda Lord Of The Ring di Tolkien , sono tutti e dieci i brani quelli presentati dal loro album d’esordio è un genere misto sono musicisti in cui si sentono influenze progressive, heavy, power metal, epic. What’s beyond è un tuffo nel passato ma con modernità mi ricorda tanto dalle melodie i connazionali Skylark . Moreno San Germano già visto nel suo altro promettente progetto Ghost On Mars , è il pilastro della band carismatico singer dalla voce calda e versatile, il resto della band fa punto di forza nella chitarra di Roberto di Lazzaro, un vero portento delle sei corde che sa emozionare come nel solos della seconda canzone Jester Soul provare per credere ha metà brano vere emozioni in musica c’è tanto di Randy Rhoads nella melodia…c’è anche Paolo Biscardi basso pulsante come un cuore che batte e non si ferma, veramente bravo si sente nell’attacco di Sharhazad un connubio di entrambe le chitarre ed anche la seconda in fase ritmica di Luca Grossi sa il fatto suo ed inoltre la batteria che fa pensare ai cavalieri dell’oriente che camminano sul sentiero pronti al combattimento in gesta eroiche.
In Wrath of God bellissimo il tappeto di tastiere di Matteo Riccia un vero professionista, riesce a riproporre quelle melodie alla Oliver Palotai (Kamelot) veramente coinvolgenti, il cambio di voce di Moreno alla Kamelot periodo Roy Khan, ma è sempre Lazzaro che dà l’anima al brano. Gashadokuro c’è tanto pathos in questo brano sembra veramente di essere seguiti da questo scheletro gigante affamato, entità delle leggende orientali, il batterista Fabio Mancinelli ( mi ha fatto effetto vedere la sua mascotte accanto a lui il piccolo Baby Yoda “This Is The Way” ( The Mandalorian) qui dimostra di essere un perno, un metronomo della band come in Silence of The Waves , sono brani di favole e storie che quando le ascolti è come se le vivessi. Durante lo show prima della chiusura c’è oltre al ringraziamento al locale, al proprietario Jorge e alle altre band che hanno presenziato lo show precedentemente, si è parlato anche della partecipazione dell’associazione BEFREE centro antiviolenza e sel persone volessero ulteriori delucidazioni potevano rivolgersi allo stand nonché per info del sito per il centro di ascolto, un’ottima iniziativa, il metal vuol dire proprio aiutare le persone in difficoltà in nome della giustizia.
Chiudono lo show due perle The Sleeping Beauty vera bordata di power metal di classe dove i cambi di voce di Moreno dal narrato al vocale, rendono enfasi al brano oltre alle tastiere in levare di Matteo Riccia . E la chiusura è affidata alla power ballad The Nightingale che inizia come una ballad da bardo antico con Lazzaro che è superbo nell’acustica, per poi esplodere nel power più puro con inserti moderni di tastiere e cambi di voce, con la parte in finale con quel barocco alla Royal Hunt quell’Aor Romanthic di vera classe. Chiude lo show uno scroscio di applausi meritatissimi dalle persone e ci sono anche dei bambini fra il pubblico dove i sorrisi fanno capire che si sono divertiti anche loro, per questa band nuova rivelazione del melodic Symphonic Power Metal, per me promossi a pieni voti parola di Fabio Berserk .
TRACK LIST
Once Upon A Time
What’s Beyond
Jester’s Soul
Sharhazad
A Bird Of Gold
Wrath Of God
Gashadokuro
Silence Of The Waves
The Sleeping Beauty
The Nightingale
Once upon A Time (Reprise)
MEMBERS
Paolo Biscardi – bass
Fabio Mancinelli – drums
Roberto Di Lazzaro – all guitars lead and acoustic
Matteo Riccia – keyboards
Luca Grossi – guitars
Moreno San Germano – vocals