Carmelo Pipitone
Piedi In Acqua
Carmelo Pipitone, noto chitarrista del gruppo “Marta Sui Tubi”,è l’autore del disco intitolato “Piedi in acqua” ,uscito il 26 gennaio 2024 per Freecom.
Preziose le sue collaborazioni con artisti del calibro di Lucio Dalla, Franco Battiato, Enrico Ruggeri.E’ durante i suoi innumerevoli concerti che accumula materiale per le sue pubblicazioni da solista.Musicista dall’ immensa creatività e originalità compositiva, Carmelo Pipitone ci guida attraverso mondi sconosciuti sempre mantenendo alta la qualità sonora ed emotiva, che deriva dal suo indiscusso professionismo.Ne avevamo avuto un’anticipazione con il singolo “Pinzéri” ,uscito in digitale il 15 Dicembre 2023. Pinzéri significa “pensieri”,quelli che a volte occupano la nostra mente e si arrotolano su se stessi e che ci conducono a crescere intimamente, anche se spesso fatichiamo ad ascoltarli.Come dice lo stesso Pipitone “Ci consigliano, ci illuminano ,ci migliorano, anche quando sono negativi.Sono nuvole gonfie d’acqua e noi terreni aridi”.
Apre il disco la traccia intitolata “Tempo”,il sollievo che noi troviamo con il passare dei giorni, del tempo, per una rinascita che ci ha causato dolore. Una chitarra che sa sapientemente condurti verso un’atmosfera intimista con colori arabeggianti e che lascia in sospeso l’ultimo messaggio, portato via da un finale sempre più lontano.“Sono stato” aumenta il tono e crea più tensione, aggiunge una serie di affermazioni che a primo ascolto non sembrano avere niente in comune, ma che invece vogliono comunicare quello che noi siamo stati, appunto, tante cose anzi forse troppe e ci si chiede cosa rimarrà impresso di tutto questo, come una traccia, in questo pianeta.Prosegue la traccia intitolata “Pinzéri”,cantata in siciliano e con voce e strumento molto caldi e delicati.Sono pensieri che si affollano nella nostra mente e che porteranno cambiamenti molto importanti nella nostra vita. “Veleno” si lega a temi precedentemente esposti, un viaggio infernale nella nostra mente che ci avvelena con pensieri tossici e ci porta a dubitare di noi stessi.Un’ introduzione semplice con la chitarra, una voce sommessa che a poco a poco prende corpo accompagnata da un coro di voci che ne delimita il campo, in una ripetizione di parole che suggeriscono che l’unica salvezza è rafforzare gli argini.
E’ con “Piedi in acqua” che si parla di come un sogno spesso ci illude, ci incuriosisce e ci fa sperare.L’uso della voce modificato nello sfondo e non più in prima linea ci porta a pensare ad una distanza tra l’ascoltatore e l’autore, una voce che suggerisce più che raccontare e ci fa riflettere sul fatto che a volte la curiosità ci spinge a cercare di conoscere la nostra verità, ma spesso non siamo pronti ad accoglierla o a capirla.La sua anima rock scaturisce nel brano “Meravigliosa”,un gioco di alternanza di ritmi diversi e un messaggio importante :tutto cio’ che si tocca è meraviglioso e solo in poche occasioni riusciamo a comprenderlo ed apprezzarlo.“Le vesti non servono più” è un viaggio attraverso accordi che cambiano continuamente senza un senso armonico prestabilito.Secondo il testo acquisiremo consapevolezza e torneremo all’essenza : “un giorno tutto sarà chiaro, niente da nascondere, niente da esibire, niente da spiegare”.
“Il re è nudo” è il racconto della scomparsa di un re e delle sue malefatte, i misteri svelati, i tradimenti ,la rabbia di un despota sull’orlo della follia.La voce è più appoggiata, quasi laringea e il brano apre con una grassa risata, quasi a schernire il personaggio del Re.E’ con “Odessa” che si apre un brano dal romanticismo particolare, malinconico, poetico.In pochi minuti questo quadro suggerisce di preservare la bellezza, proteggerla e ,nel caso sia in pericolo, nasconderla.In “Peste nera” la chitarra si fa più avvincente e determina il valore del messaggio che vuole condividere l’autore.Bisogna trovare tempo per combattere il male, l’ignoranza e l’arroganza.Si torna al siciliano in “U’ riavulo”, una filastrocca cupa in cui si cerca Dio ma non si riesce a trovarlo, sembra essere irreperibile.Un diavolo invece afferma con forza la sua esistenza, con toni forti e potenti.
Ritorna con “Altri mondi” un’atmosfera più tranquilla, celebrativa.Parla del dono di ricevere aiuto da estranei che ci evitano cadute clamorose e della fortuna di averli incontrati.Ma ecco “L’America”,ultimo brano ispirato a terre lontane.Un brano cantato mescolando le lingue, il siciliano e l’inglese ,con toni riflessivi e meditativi, che suggeriscono una riscoperta dei propri cieli, i cieli della nostra terra, la nostra America.
Sicuramente Carmelo Pipitone ha dato luce ad un’opera musicale che ci impone di chiederci dove stiamo andando, che direzione sta prendendo il mondo e noi che lo viviamo.Ci suggerisce di scendere nel nostro profondo e cercare la nostra verità, pur in mezzo al rumore della tossicità che ci circonda. Un avvertimento e sinceramente una reale preoccupazione per il futuro, che solo nelle nostre scelte ponderate e consapevoli può prendere una direzione benevola.E come dargli torto?
Anna Cimenti
Intro
Nera
Le mani di Rodolfo
Gabriè
L’intelligenza delle bestie
Giusti
Lei
Il mio vecchio mondo
Abbuccamo
Vertigini in mare aperto
Ogni giorno e io