Brotality

The Woods will end You

Non c’è niente che ferma la musica e così dei giovani vivono il secondo capitolo discografico senza tentennamenti, nell’usare tecnica strumentale d’alta aspettativa. Le liriche parlano di natura e di leggende, foreste ed ombre che nascondono mostri, animali in agguato.

Questi statunitensi escono col secondo full-lenght dopo ‘Worldwide Desolation’ pubblicato appena un anno fa, ma sono attivi dal 2018 tra una miriade di ep e singoli. Un prog-thrash metal che non vuole farsi mai eccessivamente lineare ma nemmeno troppo complicato, giocando parecchio sul groove come base della propria essenza.

‘NOSEDIVE’ risulta tra i pezzi migliori per il suo maggior dinamismo e minore freddezza, con una melodia che s’intreccia molto bene con i tempi in mutazione e con il chitarrismo ritmico superbamente accentato, per poi giocare in maniera scintillante con la parte solista che si riversa ad ondate sull’ascoltatore. ‘AN EVIL PRESENCE’ possiede più oscurità, con un doom che è accompagnato da una batteria da middle-time piuttosto corposa, in cui si insinua una melodia altrettanto densa con anche singulti in growling, dove poi il ritornello più chiaro s’intreccia bene creando contrapposizione enfatica. Undici minuti dura ‘THE MOON BELOW’ che possiede una dinamica raffinata, fatta di chitarre sonoricamente avvolgenti con voce che declama un senso di insofferenza sfociante in una serie di vocalizzazioni dentro un lungo momento strumentale creando una atmosfera fascinosa dove il susseguente indurimento pesante estremizza l’impianto per poi aprirsi un varco arioso ed elegiaco, anche complice l’assolo chitarristico migliore del lotto. Ci sono vari brevi pezzi strumentali, ma è all’ottava traccia che si trova ‘SUN SEEKER’, la quale brilla maggiormente, fatto di un basso soffice che porta in un altro mondo percettivo per poi fiorire in un assolo delicatamente elettrico.

Da sottolineare la performance dell’ultima traccia ‘Glow never stray from the Path…’ perché ha la particolarità di differenziarsi dal resto prediligendo un cantato di tipo quasi punk adolescenziale, in realtà non stona col resto dell’album perché in qualche modo la voce ha già presentato momento più addomesticati, pur mantenendo una pregnanza espressiva che non si diluisce mai. Questi episodi citati danno l’idea della varietà eclettica della band, ma nessuna canzone è un filler, costruendo ottimamente un disco in grado di far immergere l’ascoltatore in un mondo fatto di testa e di istinto contemporaneamente.

C’è un senso di Alternative in questo thrash evoluto, ma all’interno si respirano anche istanti che sono debitori del Grunge, per quanto mescolati all’insieme, e che in qualche modo caratterizzano l’anima meno irruenta e più emozionale. Lo schema ricorrente è iniziare in un modo e rendere il finale diverso, pezzi di termine-brano che hanno una bontà autonoma ma che ogni volta poco sembrano legarsi col pezzo. In molti episodi c’è un incedere pressante che posiziona riff ripetitivi però scelti con cura, efficaci a rendersi accattivanti e mai noiosi. Pur non avendo velleità da mostrare tramite la velocità, la cadenza sviluppata funziona in modo che non ci siano cadute di tono. L’abilità tecnica solista appare poco, ma c’è, ed è invece la struttura a muoversi per diversificarsi, nonostante il fatto che però non ci si avvolge in spirali contorte, data una certa linearità anche semplice, se vogliamo. E così, nonostante gli elementi progressive, la fruizione scorre facile e sentita. Musica non arzigogolata, piuttosto è realizzata in modo che sia ben godibile.

Roberto sky Latini

Rottweiler Records
www.imperativepr.co.uk

Wild
Frost Empire
Nosedive
Midnight Fire
Flesheater Of The Forest
An Evil Presence
Skull Rot
Sunseeker
Sludgehammer
The Moon Below
Glow Never stray from the path…

Bryce Maopolski – guitar / vocals
Reece Maopolski – bass / vocals
John Haring – drums