Sacred Sound Of Solitude
Bloodbark
Le origini del gruppo sono avvolte nel mistero, e non si hanno molte informazioni in merito.Il disco, uscito il 3 gennaio per la Northern Silence Production, è disponibile nei formati digitale, LP e CD, con un artwork notevole che raffigura un paesaggio montano avvolto nella neve.Ciò che è certo riguardo a questo gruppo è il loro amore profondo per la natura, per la sua maestosità, bellezza e anche per il suo lato più profondo e spirituale.Sacred Sound of Solitude è il titolo del disco, che evoca il silenzio di un paesaggio innevato che si apre nella sua sconfinata grandezza, capace di affascinare chi si addentra, ammaliato dalla vastità degli spazi e dalla loro bellezza incontaminata.La natura, come cuore pulsante, racchiude storie e rappresenta un movimento continuo, dai fruscii delle foreste ai potenti suoni delle valanghe, fino al fluire dei fiumi.L’album cattura l’essenza di tutto questo, mostrandoci il lato più autentico e la profonda connessione con l’ambiente naturale.Musicalmente, ci troviamo di fronte a un Atmospheric Black Metal che, pur seguendo le linee tradizionali del genere, si distingue per un approccio più maestoso ed enfatizzato.
Un costante senso melodico avvolge l’intero disco, conducendo l’ascoltatore verso uno stato sublime di trance, immerso in un gelido paesaggio.
La delicatezza e la grandezza delle melodie aprono lo sguardo su un mondo sconfinato, regnato dalla bellezza di questi ambienti naturali, sia negli ampi spazi che nei dettagli più nascosti.Le accelerazioni e le brevi parti vocali sembrano rivelare il lato oscuro e misterioso di questo mondo, un aspetto che governa anche il potere umano, un lato sommerso e inquietante pronto ad intrappolarti e farti perdere la via.Le atmosfere sono lussureggianti, sorrette da un black metal etereo, mai troppo violento o brutale. Sebbene sia possibile affiancare i Bloodbark a molte altre band del genere, questi misteriosi musicisti sembrano trasmettere una particolare emotività, cercando di esplorare la natura nel suo senso più ampio e poetico.Impossibile non lasciarsi trasportare dalle vorticose melodie e dalle coinvolgenti sonorità.
Non ci sono forzature né ricerca di suoni esagerati per arricchire a tutti i costi la proposta musicale, ma piuttosto alcuni elementi che conferiscono un senso profondo, malinconico e introspettivo a questo viaggio nelle lande innevate.Vortici di tremolo e note ripetute creano vortici sognanti che trasportano la mente e l’animo dell’ascoltatore in un paesaggio fatto di suoni e silenzi, di luce immensa e di profonda oscurità.In un disco come questo, non c’è altro da fare se non lasciarsi trasportare in questo meraviglioso e ostile mondo naturale.
Un’esperienza sonora notevole che, pur non essendo un’innovazione, sarà sicuramente ricordata per la sua capacità di immergere l’ascoltatore nella bellezza maestosa e totale della natura.
Daniele Giudici