Living Without Expectations

Bloke

“Living Without Expectations” segna l’ingresso sulla scena musicale dei Bloke, una band emergente di Berlino, caratterizzata da un sound che mescola influenze psichedeliche, krautrock e noise rock. Fondata dal carismatico Jakob Buraczewski, Bloke si propone di ridefinire il panorama musicale con un approccio audace e sperimentale.L’EP è composto da cinque tracce che esplorano temi complessi come l’alienazione, il consumismo e la ricerca di significato in un mondo dominato dal capitalismo. Il titolo stesso, “Living Without Expectations”, riflette un invito a liberarsi dalle convenzioni e dai limiti imposti dalla società.“Money Says”: Questo brano è il punto focale dell’EP e da cui è stato tratto un video, con un groove motorik potente e incalzante. Gli accordi di chitarra distorti e il feedback avvolgente creano un’atmosfera ipnotica, che richiama sonorità di gruppi come A Place to Bury Strangers e Hookworms. Il testo utilizza la metafora del gioco “Simon Says” per criticare l’influenza pervasiva del denaro e del capitalismo sulle vite delle persone.

Vi segnalo anche il brano conclusivo Tomorrow per sue influenze psichedeliche degli anni 60 e quindi inevitabilmente riferenti a gruppi seminali come i Pink Floyd quando erano agli inizi infleuynzati dalla scena psichedelica di quegli e aggiungerei anche i Porcupine Tree per quanto riguarda questi stessi riferimenti ma visti modernamente. Di questo sono particolarmente belle le parti acustiche dalla chitarra di cui si possono sentire anche le pennate della mano sinistra.La produzione dell’EP è stata curata meticolosamente per catturare l’energia grezza delle performance dal vivo della band. Il suono è saturo, con una forte enfasi su toni distorti e atmosfere oniriche. Gli arrangiamenti sono complessi, ma non sopraffanno mai l’ascoltatore, permettendo ai temi e alle emozioni di emergere con chiarezza.

“Living Without Expectations” è un debutto audace che non solo introduce Bloke al pubblico, ma stabilisce anche un punto di riferimento per ciò che la band potrebbe offrire in futuro. Con una combinazione di suoni ipnotici e temi incisivi, l’EP invita gli ascoltatori a riflettere e a lasciarsi trasportare in un viaggio sonoro fuori dagli schemi convenzionali.

Stefano Bonelli

Money Says
Never Try
Up Tight
So Do I
Tomorrow

Jakob Buraczewski – guitar/vocals
Daniel Armstrong – bass
Henry Brewer – drums