THE GOD MACHINE TOUR BLIND GUARDIAN + SCARDUST @ Alcatraz – Milano

A cura di Giacomo Cerutti

Stasera l’Alcatraz di Milano ha l’onore di ospitare nuovamente i mitici BLIND GUARDIAN, capostipiti del power metal tedesco impegnati nel “The God Machine Tour”, in promozione al dodicesimo disco The God Machine pubblicato nel 2022, saranno gli SCARDUST ad avere il privilegio di condividere il palco. Durante il pomeriggio la gente comincia a formare la coda fuori dal locale, e, all’apertura cancelli scatta la consueta corsa alla prima fila, durante l’attesa l’esercito dei fans raggiunge un discreto numero, pronti ad intraprendere questo viaggio nella dimensione power metal.

SCARDUST

Line up Scardust:
Lead Vocals: Noa Gruman
Drums: Yoav Steel Weinberg
Guitars: Yadin Moyal
Bass: Yanai Avnet
Keyboards: Lior Goldberg

Blind Guardian Line Up 

Hansi Kürsch – lead vocals 
André Olbrich – lead guitar, backing vocals
Marcus Siepen – rhythm guitar, backing vocals 
Frederik Ehmke – drums, percussion, flute, bagpipes

Il sipario si apre con gli SCARDUST band symphonic progressive metal nata in Israele nel 2015, preceduti dall’intro prendono posizione ben accolti dai presenti, rapidamente incitati dalla frontwoman Noa Gruman. Iniziando con Tantibus II tratta dall’ultimo disco Strangers del 2022, danno subito risalto al loro talento compositivo fondendo pesantezza e melodia, che sarà filo conduttore dell’intera esibizione, dove gli accattivanti riff di Gal Gabriel viaggiano paralleli alle solide linnee di basso curate da Orr Didi, volubili assoli di chitarra s’intrecciano con le melodie generate dalle abili mani di Aaron Friedland alla tastiera. Con il procedere dell’esibizione, ritmiche e melodie si fondono creando sia intensità sia leggerezza, il tutto sostenuto da Yoav Weinberg alla batteria, che con repentini cambi di tempo segue la ritmica calibrando la potenza in base all’andamento della canzone. Il sound intricato è completato dalla voce versatile della talentuosa Noa, che da leggera e soave diviene squillante con forti acuti, passando a toni bassi quasi minacciosi e talvolta graffiata dal growl, dimostra grande padronanza sia della voce sia del palco coinvolgendo il pubblico, facendolo saltare e applaudire a tempo, inoltre durante Sands of Time: Dials fa accendere i LED dei cellulari e cantare il ritornello al pubblico rendendo tutto più atmosferico. L’atmosfera in generale è data sia dal sound che dalla voce, in un continuo variare d’intensità arricchito da parti corali registrate, oltre a Noa anche i suoi compagni sono concentrati ma al tempo stesso dinamici, in particolare il bassista. Oltre alle canzoni di Strangers ne suonano anche dal debut album Sands Of Time del 2017, e inseriscono anche il nuovo singolo Game of Now, complessivamente il pubblico risponde con entusiasmo a ogni canzone, sino a Concrete Cages con la quale terminano un’esibizione vincente, essendo la loro prima volta in Italia sicuramente è stato un buon battesimo, sicuramente avranno conquistato molti nuovi fans, preparando al meglio il pubblico visibilmente aumentato.

Setlist:
Intro
Tantibus II
Addicted
Sands of Time: Dials
Sands of Time: Sands of Time
Arrowhead
Game of Now
Concrete Cages

BLIND GUARDIAN

Siamo giunti al culmine della serata, nell’Alcatraz strapieno l’atmosfera è già calda, in platea cominciano a sollevarsi cori d’incitamento, a un tratto le luci si spengono e parte l’intro, la tensione sale assieme alle urla, mentre sul telone vengono proiettati dei draghi già s’intravedono le loro sagome, finalmente il telone viene staccate ed ecco i mitici BLIND GUARDIAN, attaccare sulle note di Imaginations From the Other Side grande classico che infiamma la platea. Un’onda power metal travolge i fans facendo dilagare l’entusiasmo, questo è solo l’inizio perché i nostri continueranno a estrarre dal cilindro cavalli di battaglia, anzi… draghi di battaglia! Portandoci nel loro mondo fantasy esplorando luoghi magici.

Hansi Kürsch e compagni sono in ottima forma, gli alfieri André Olbrich e Marcus Siepen sono dei tornado di riff e assoli, in un connubio di potenza e melodia fatto a regola d’arte, arricchito dal tastierista (live) Michael Schüren, il quale diffonde armonie rendendo il sound più atmosferico e dando tocco di epicità. Il tutto è saldamente legato dalle corde del bassista (live) Johan Van Stratum, già militante negli Stream of Passion e nei Vuur, mentre a centro palco il motore pulsante Frederik Ehmke, viaggia sul doppio pedale facendo esplodere piatti e pelli, nonostante mantengano sempre le proprie postazioni tra loro regna una forte alchimia, ma il dominatore della scena è l’inossidabile Hansi, come un magnete catalizza l’attenzione su di se, è sufficiente un suo cenno o che allargasse le braccia per far partite i cori del pubblico, la sua voce è come una spada magica da un lato pulita ed estesa capace di forti acuti, dall’altro molto incisa e graffiante con il supporto dei compagni nei cori. Da The God Machine eseguono Blood of the Elves, Violent Shadows e Deliver Us From Evil, che riscuotono buon successo mentre dal passato, ogni canzone manda i fans in delirio con ritornelli cantati all’unisono, e, in base all’andamento della ritmica si accende il moshpit e crowd surfing.

Gli unici brani che calmano le acque sono Skalds and Shadows e l’immancabile The Bard’s Song (In the Forest) dove André e Marcus abbracciano le chitarre acustiche, e, il buon Hansi con grande piacere cede il microfono al pubblico. Dopodiché la platea rimbomba nel sentire la musichetta da giostra che introduce Majesty, brano del debut album Battalion Of Fear che riporta agli esordi del 1988, mentre con Traveler in Time terminano la prima parte dello show, accompagnati da urla e cori si ritirano per una meritata pausa. In seguito i guardiani tornano alla carica con Sacred Worlds, poi l’atmosfera si placa nuovamente con Lords Of The Rings, prima della micidiale Valhalla che manda l’Alcatraz in visibilio, tanto che sul finale viene prolungata lasciando spazio ai cori dei fans con di sottofondo la batteria. Dopo questa la canzone più acclamata non poteva essere che Mirror Mirror, tenuta in serbo per il gran finale di un’esibizione da standing ovation suonata in modo magistrale, avremmo voluto sentire tante altre canzoni ma il tempo a disposizione è finito, il guardiano cieco ha colpito ancora segnando l’ennesima vittoria sul suolo italico, una pioggia di applausi, urla e cori si riversa sul palco dove i BLIND GUARDIAN salutano e ringraziano.

Che altro dire? Quando si ha anche fare con dei mostri sacri come i BLIND GUARDIAN, le aspettative sono sempre alte e pienamente soddisfatte, un altro viaggio nella dimensione power metal è stato portato a termine. Sinceri complimenti agli SCARDUST che con energia e passione, hanno dimostrato il loro valore, ringraziamo la Vertigo Hard Sounds per aver organizzato questo fantastico evento, vediamo cosa riserverà il futuro. Alla prossima!

Setlist:
Imaginations From the Other Side
Blood of the Elves
Nightfall
The Script for My Requiem
Violent Shadows
Skalds and Shadows
Time Stands Still (At the Iron Hill)
Deliver Us From Evil
The Bard’s Song (In the Forest)
Majesty
Traveler in Time

Encore:
Sacred Worlds
Lords Of The Rings
Valhalla
Mirror Mirror