Wrong Side of Paradise

Quando ti appresti a sentire un nuovo lavoro dei Black Star Riders (BSR) sai gia’ che ascolterai le seguenti cose: i Thin Lizzy, del sano vecchio Hard Rock, i Thin Lizzy, del buon Rock ‘n’ Roll, i Thin Lizzy, molte influenze blues, i Thin Lizzy.
Ma e’ questo e’ il miracolo di questi onesti e bravi professionisti. Sai gia’ cosa ascolterai ma rimarrai comunque contento del risultato. I Black Star Riders si fanno sentire e godere in ogni lavoro e in ogni canzone. Questo quinto disco del Gruppo non fa eccezione nonostante la dipartita dal gruppo della leggenda Scott Gorham. Dipartita solo in studio in quanto si unira’ al gruppo per le date del tour. Cosa dire di questo Wrong side of paradise. Tutte buone canzoni hard rock supportate dalla sempre ottima voce calda e piena  di Ricky Warwick che oltre ad essere l’anima del gruppo ne e’ anche il maggior compositore.  Pochi fronzoli, molta anima e tanto hard rock vecchio stampo.

Non ci sono canzoni “filler” ne’ cadute di livello. Manca forse una vera Hit ma questo e’ un po’ il leitmotiv di ogni disco dei BSR. Le tre canzoni che si staccano dale altre sono il brano di  apertura e che da il titolo all’album Wrong side of paradise una canzone molto rock ‘n’ roll e  che come apertura funziona benissimo per dare la giusta carica. Non sorprende ovviamente che le altre due canzoni che piu’ si fanno notare sono quelle piu’ “Thin Lizzy” del lotto. Better than Saturday night classica canzone middle tempo con le chitarre che riescono a sorreggere un songwriting vocale ottimo ed ispirato. Per i nostalgici e’ un peccato che in produzione abbiano tenuto il basso in secondo piano in tale canzone, altrimenti saremmo tutti tornati a 30 anni fa. Green and  Troubled Land Altra bella canzone middle tempo con un riff di chitarra che si fa ricordare e quella caratteristica melanconia della partitura vocale che ha sempre contraddistinto i Thin Lizzy e molte canzoni dei Black Star Riders. Insomma disco riuscito e che merita di essere ascoltato.

Mario Latini