Welcome to the planet

Big Big Train

Recensione triste questa, sono diviso tra la gioia nel descrivere questa nuova uscita di un gruppo che adoro da diversi anni e la tristezza profonda nell’apprendere che il front-man, cantante flautista e compositore.

David Langdon ci ha lasciati in modo prematuro a causa di un incidente avvenuto nel novembre scorso…I Big Big Train si formano nel 1990 in Inghilterra e nel corso dei primi anni pur cambiando line-up parecchie volte, riesconoa dare alle stampe, con tiepidi riscontri, 5 album tra il 1994 ed il 2007.

La grande svolta nel 2009 quando entrano in formazione il batterista Nick d’Virgilio (Genesis, Tears for Fears e Spock’s Beard)e David Langdon compositore e con una voce che conteneva il pathos di Peter Gabriel e la melodia di Phil Collins. La nuova linfa artistica vede subito i suoi frutti con il bellissimo The Underfall Yard dello stesso anno ed altri 5 album tutti di altissimo livello tra cui i capolavori Folklore (2016) e Grimspound (2017). Album consigliatissimi a tutti quelli che come me hanno amato il prog senza tempo dei Genesis, dei Caravan e dei Camel.

Dal 2019 con Grand Tour e poi con Common Ground (2021), si cambiano le atmosfere, il suono diventa ancora ancora più moderno e pulito, senza tralasciare le vecchie influenze musicali si percepisce una nuova maturità compositiva nella band.Arriviamo così al 2022 ed all’uscita postuma di Welcome to the Planet, annunciato e registrato a fine 2021 e poi fatto uscire ad inizio 2022 dopo la morte prematura di colui che probabilmente è stato l’anima ed il principale artefice della resa qualitiva anche nelle esibizioni live della band.L’album è ovviamente molto molto bello, da ascoltare ed assaporare ancor di più sapendo il tragico destino di colui che canta ed interpreta questo lavoro che si apre con la festosa Made from Sunshine, puro e semplice prog dalle cadenze e dai ritmi molto anni settanta che nel finale mette in risalto l’ottima sezione fiati in ottone della band, già presente e caratterizzante in moltialtri brani della produzione del gruppo. Il violino ed il basso introducono la voce di David nel seconda track The Connection Plane, più rock rispetto alla precedente ed in netto contrasto con la successiva lentissima e dolcissima Lanterna, uno dei pezzi più belli e coinvolgenti dell’album, un bellissimo impasto vocale che man mano prende velocità e si fonde con la melodia del violino ed un assolo di chitarra elettrica.

Capitoline Venus è la traccia che è anche stata scelta come video di promozione per l’album, una bellissima canzone d’amore dove è straordinariamente in evidenza la voce unica di David, tra l’altro questa traccia è stata abbinata al video dedicato dalla band al cantante scomparso. A Room With No Ceiling è un ottimo pezzo strumentale a base di tastiere e batteria che introduce alla meravigliosa Proper Jack Froster,contenente atmosfere tanto care ai Genesis di Trick of the Tail, sembra un salto indietro nel tempo, splendido !Bats in the Belfry è un altro strumentale a base di batteria e tastiere, qui si sente in particolare la verve di Nick d’Virgilio con diversi assoli di batteria che fanno da contrasto al pianoforte e voce della dolce e romantica ballata Oak and Stone. Per finire con l’avvincente title track che inizia a metà tra The Six Wives di Rick Wakeman e gli ottoni di un’operetta ma in crescendo il pezzo assume i contorni di qualcosa di ben più corposo e intrigante, il mood rasenta il sound dei Floyd di Great Gig in the Sky per poi ritornare a come tutto era iniziato.

I Big Big Train ci regalano un altro piccolo gioiello, ora c’è da capire cosa succederà dopo la dipartita di David, intanto noi ci godiamo il suo ultimo dono.

Massimo Cassibba

English Electric Recordings
www.bigbigtrain.com

Made From Sunshine
The Connection Plan
Lanterna
Capitoline Venus
A Room With No Ceiling
Proper Jack Froster
Bats In The Belfry
Oak And Stone
Welcome To The Planet

David Longdon – vocals
Greg Spawton – bass, keyboards, guitars and backing vocals
Nick D’Virgilio – drums, percussions, guitars and backing vocals
Rikard Sjöblom – guitars, keyboards and backing vocals

Special guest:
Carly Bryant – tastiere, chitarre, cori
Dave Foster – chitarre
Clare Lindley -violino, cori