Beledo
Seriously Deep
Seriously Deep è il nuovo album dello straordinario musicista uruguaiano Beledo. In questa nuova registrazione, Beledo mostra il suo talento come polistrumentista.
Sebbene sia noto come un fantastico chitarrista, con uno stile di piegatura delle note simile ad Allan Holdsworth, Beledo è anche un pianista eccezionale.In Seriously Deep, Beledo regala all’ascoltatore una squisita interazione tra la svettante chitarra elettrica e il pianoforte grazie alle sovraincisioni in studio. La sezione ritmica non potrebbe essere migliore. Beledo ha invitato il virtuoso del basso Tony Levin e il batterista Kenny Grohowski. Insieme, eseguono una superba musica strutturata e improvvisata con coinvolgenti,disposizioni fluide.
Uno dei momenti salienti dell’album è la cover di Beledo del brano di Eberhard Weber, Seriously Deep . Il brano musicale è apparso inizialmente nell’album Silent Feet (ECM Records) di Weber (ora è la title track delle album. Quella traccia specifica ha avuto un enorme effetto su Beledo e sul suo amico Jorge Camiruaga quando l’hanno ascoltata per la prima volta nel 1978.Seriously Deep include strumentali e a brani cantati. I cantanti ospiti includono il cantante del Botswanan Kearoma Rantao e l’artista italiano Boris Savoldelli che offre un canto senza parole che evoca lo stile di Canterbury del rock progressivo infuso di jazz.La formazione comprende Beledo alle chitarre, pianoforte acustico e synth; Tony Levin al contrabbasso,basso; e Kenny Grohowski alla batteria. Ospiti speciali: Jorge Camiruaga al vibrafono; Kearoma Rantao alla voce; e Boris Savoldelli alla voce. Il disco risulta piacevole e non troppo pesante per quanto riguarda l’esposizione musicale, i due brani cantati presenti nell’album “Mamad” e “A temple in the valley”
Servono a spezzare la tensione dinamica dei brani strumentali che richiede un inpegno emotivo di una certa importanza, certo anche i brani cantati non sono delle semplici canzoni, e le melodie create dai due singers rimangono strettamente legati alla composizione come espressione vocale , non da intendere quindi come un a struttura semplice della canzone in quanto tale ma bensi come una sorta d’improvvisazione eseguita con la tecnica dello scat.
Seriosly, quindi, è disco importante per il suo approccio musicale sicuramente non per tutti i palati purtroppo collocandosi in un genere che in Italia viene considerato di nicchia ma è pur sempre un bellissimo album che saprà emozionare i fan non solo di Beledo ma del jazz in genere.
Stefano Bonelli